Tecnologie Strategie

A tavola con i menu degli chef-robot

di Luca Figini e Enrico NettiCronologia articolo31 maggio 2010

Storia dell'articolo

Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2010 alle ore 13:11.

Tecnicamente si chiamano kitchen machine, ma per tutti sono semplicemente robot da cucina. Chi li utilizza, poi, li considera degli infaticabili factotum, in grado di fare decine, centinaia di cose, tra cui preparare piatti completi pronti per essere serviti. Infatti accanto ai modelli che tritano, sminuzzano, impastano, miscelano e frullano (le funzioni basilari per questi piccoli elettrodomestici), sono in commercio alcuni modelli top di gamma che "sanno" anche cucinare.

Istruzioni passo dopo passo
Questi robot da cucina sono in grado di preparare pietanze, anche complesse, con una semplicità disarmante. Qualsiasi piatto non è un problema, l'unico "vincolo" è che deve essere realizzato direttamente nell'apposita ciotola del robot. Dal risotto allo spezzatino, dai profiteroles al gelato il menu dei piatti che si possono realizzare è davvero molto ampio.
È sufficiente seguire le istruzioni del ricettario allegato nella confezione. Spesso viene percorsa la strada della multimedialità, perché viene fornito un dvd con videoclip che mostrano le varie fasi dell'esecuzione. Inoltre internet mette a disposizione diverse comunità di appassionati chef fai-da-te che posseggono lo stesso tipo di apparecchio e condividono esperienze e sperimentazioni. Ricette scritte in un linguaggio particolareggiato, che accompagna la preparazione passo dopo passo, perché oltre agli ingredienti è necessario controllare velocità, attrezzi che miscelano e mescolano oltre a tempi e temperature di lavorazione.
In genere la dotazione degli attrezzi forniti di serie è molto completa, ma le strategie commerciali dei produttori permettono di aggiungere optional come trafile e altri strumenti, con costi però non sempre abbordabili.

Design e funzionalità
Sugli scaffali dei negozi si trovano robot il cui costo spazia da qualche decina di euro, nel caso dei prodotti monofunzione, fino a superare i mille. Per questi modelli top oltre alle decine di funzioni a disposizione e alla dotazione di attrezzi forniti di serie è il design che gioca un elemento chiave. Perché un robot, con la sua ciotola in acciaio inox, le sue forme arrotondate e i colori, strada battuta da Kenwood e Bosch, fa sempre la sua bella figura in cucina anche come oggetto d'arredamento.

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Non è però facile scegliere il modello ideale e non è detto che il robot top di gamma sia proprio quello che una volta in cucina si rivelerà all'altezza delle aspettative.
Se è sufficiente un prestante aiutante tecnologico che tagli, affetti e sminuzzi, si può tranquillamente puntare su modelli meno costosi. L'offerta spazia da Bosch a Philips, da Moulinex a Kenwood e Krups, per citare alcuni marchi del settore nel cui catalogo ci sono apparecchi per tutte le tasche e necessità.

Se invece si vuole un modello anche in grado di cucinare non rimane che scegliere un prodotto top, come il Bimby della Vorwerk, commercializzato direttamente attraverso una rete di venditori e non nei negozi, oppure il Kenwood Cooking chef major, che ha la particolarità di utilizzare il sistema di cottura a induzione: il calore viene generato da un campo elettromagnetico per mezzo di un induttore elettrico integrato nella base.
Oltre a tagliare i tempi di realizzazione, grazie ai robot chef le pietanze avranno anche una maggiore componente salutistica. La marmellata, per esempio, viene fatta senza additivi, versando nella ciotola solo frutta e zucchero, e lasciando fare al robot il suo lavoro. Considerazioni che si possono estendere a tutto quanto viene preparato con il loro aiuto, dagli omogeneizzati alla pasta.

I prodotti di nuova generazione poi si tarano in automatico in funzione del peso degli ingredienti da lavorare e non serve essere dei provetti cuochi. Insomma, le kitchen machine sono un aiuto indispensabile per i più pigri e la tipologia di utente spazia dal cuoco alle prime armi fino al salutista più convinto.

Occhio alla potenza
Al momento della scelta del robot però è necessario controllare la potenza espressa in watt. Questo valore indica la "forza" del dispositivo. Sempre sulla confezione sono indicati gli accessori inclusi tra cui ganci, fruste e miscelatori. Questi ultimi di solito servono per svolgere le azioni più comuni, mentre per specifiche attività, come tirare la pasta o preparare impasti speciali, può essere necessario acquistare altri strumenti, il cui prezzo può arrivare a svariate decine di euro. Per questo molto spesso conviene prendere una versione full optional, che comprende già tutti i moduli disponibili, piuttosto che accorgersi solo in un secondo tempo della mancanza di quell'accessorio specifico.

Quello delle kitchen machine è una nicchia nel panorama dei piccoli elettrodomestici, un segmento che cresce anche grazie al passaparola degli utilizzatori. A livello europeo, dove il tasso di crescita è di circa il 15% l'anno, il mercato italiano si colloca al terzo posto per importanza, alle spalle di Germania e Francia. Nel nostro paese, dove l'aumento a valore delle vendute è stato del 35%, lo scorso anno sono state acquistate 43mila kitchen machine per un controvalore di circa 11,4 milioni di euro.

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