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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2010 alle ore 15:45.
La saga tra Apple e Adobe si arricchisce di un nuovo capitolo. E, come ogni thriller che si rispetti, arriva il classico colpo di scena. Dopo mesi di tensioni e di "punzecchiamenti" tra la due società, quella di Cupertino che dice di poter fare a meno di Flash e l'altra che invece sostiene di non aver bisogno di essere su iPhone e iPad, ecco che la vicenda vira in una direzione inattesa.
"Abbiamo deciso di mitigare tutte le limitazioni relative agli strumenti di sviluppo usati per creare app iOS, purché tali applicazioni non comportino il download di codice. Ciò dovrebbe dare agli sviluppatori la flessibilità che desiderano, pur mantenendo un elevato livello di sicurezza, come da noi richiesto". Questa la frase topica con cui Apple ha dichiarato di aver rivisto "alcune limitazioni" che erano state introdotte lo scorso anno.
Vale a dire che sono state leggermente allargate le maglie delle rigide specifiche a cui bisogna attenersi per poter ottenere la certificazione da Cupertino e farsi pubblicato il software nell'App Store. Nella fattispecie, la società della Mela morsicata spiega: "abbiamo ascoltato i nostri sviluppatori, prendendo in considerazione le loro opinioni e i loro feedback. Sulla base dei loro suggerimenti, abbiamo deciso di apportare alcuni importanti cambiamenti alla nostra licenza iOS Developer Program per quanto concerne le sezioni 3.3.1, 3.3.2 e 3.3.9". Non solo, per la prima volta sono pubblicate le linee guida e le procedure di revisione adottate per poter garantire l'accesso dei software all'interno della schiera di oltre 250mila app presenti nello Store di Apple, che ha finora totalizzato 6,5 miliardi di download.
Dunque, rendendo pubbliche queste informazioni è stata portata a termine un'operazione trasparenza funzionale al miglioramento qualitativo dei software presenti. I quali, come si legge nei consigli forniti dall'azienda, dovrebbero avere caratteristiche di originalità, affidabilità e decenza per vedersi la strada spianata. Una situazione che è propedeutica alla colonizzazione di Adobe sui dispositivi basati su iOS, cioè iPhone, iPad e iPod touch. Sì, perché ora è possibile studiare una versione di Flash che sia perfettamente aderente alle regole. "Grandi notizie per gli sviluppatori", titola la società americana sul suo blog e nel post non lesina termini entusiastici nel sostenere che il loro scopo è portare Flash Player 10.1 sulla più ampia varietà possibile di dispositivi mobili. Anche se non è così immediato: "vogliamo sottolineare che rimangono in essere le restrizioni imposte da Apple sui contenuti che possono girare nel browser". Il primo passo di avvicinamento è stato fatto ma occorre un ulteriore sforzo. Nel frattempo, la mossa ha già dato i suoi frutti: le azioni della Mela morsicata ieri hanno aumentato del 12% il loro valore.