Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2010 alle ore 19:48.
Conto alla rovescia nel tardo pomeriggio della base californiana di Vandenberg (le 04,20 di lunedì italiane)per Cosmo SkyMed 4, ultimo della serie di satelliti messa in orbita a partire da 2007 per la creazione di un sistema di osservazione della Terra che sfrutta la tecnologia radar SAR. Rispetto ai satelliti ottici, la tecnologia radar rappresenta una tecnologia d'avanguardia che rende il sistema capace di osservare ciò che accade sul nostro pianeta anche di notte, attraverso le nuvole e in condizioni meteo avverse.
Una volta completato l'inserimento nell'orbita, il quarto satellite Cosmo SkyMed (Constellation of small satellites for mediterranean basin observation) si troverà su un'orbita polare a 637 chilometri di altezza. Sistema duale al servizio di militari e civili, risponde per la distribuzione delle immagini fraccolte a due centri distinti: Pratica di Mare per quanto riguarda la Difesa, Matera per l'elaborazione dei contenuti destinati ai civili.
Un unico occhio sul mondo - Insieme, la costellazione artificiale si comporta già come un unico occhio sempre aperto sulla Terra per sorvegliare ambiente e territorio, compresi i movimenti e i sottili cambiamenti legati ai rischi di frane, alluvioni, terremoti ed eruzioni vulcaniche. I tre satelliti operativi controllano anche il mare, dove possono essere illuminati sui movimenti delle navi ma anche all'inquinamento da idrocarburi. Con l'arrivo del quarto satellite le immagini che ogni giorno l'intera costellazione invierà sulla Terra aumenteranno dalle attuali 1.350 a 1.800. Il programma è stato realizzato grazie al ministero per l'Istruzione, Università e Ricerca con il finanziamento di Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e ministero della Difesa.
Un progetto dell'industria italiana - L'intera costellazione, compreso il sistema per la gestione dei dati, è stata progettata e costruita in Italia dalle aziende della Finmeccanica Thales Alenia Space, Telespazio e Selex Galileo, A gestire l'acquisizione e la commercializzazione dei dati dei satelliti è invece la società e-Geos, costituita per il 20% dall'Asi e per l'80% dalla Telespazio. I primi due satelliti della costellazione sono stati lanciati nel giugno e nel dicembre 2007, il terzo nell'ottobre 2008. Ognuno è stato progettato per avere una vita operativa di cinque anni, ma ci sono buone possibilità tecniche che restino in funzione per sette anni. Indispensabile però un lancio perfetto. Per questo un rinvio di due giorni dalla data prevista e una finestra di lancio si un solo secondo al giorno.