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Questo articolo è stato pubblicato il 03 novembre 2010 alle ore 20:14.
Urbee è una miniautomobile con alimentazione ibrida: è in grado di utilizzare benzina, etanolo ed energia elettrica. A fare la differenza con altre vetture è il processo di produzione. Che riduce le fasi di assemblaggio. Una stampante tridimensionale fabbrica il telaio e i "vetri" con un sistema di prototipazione rapida: a partire dalle istruzioni del disegno digitale costruisce ogni pezzo aggiungendo uno strato dopo l'altro di termoplastica abs.
Semplificando, è come se depositasse un foglio sull'altro per ottenere lo spessore un quaderno. In questo modo modella l'intera superficie visibile all'esterno della microautomobile. A progettarla è stata Kor Ecologic, un'azienda di Minneapolis (Stati Uniti), per partecipare alla gara di "X Prize progressive automotive" per vetture a consumi ridotti. Urbee può essere ricaricata dalle tradizionali prese di corrente oppure con l'energia elettrica generata da fonti sostenibili nelle vicinanze, come pannelli fotovoltaici e impianti minieolici installati sul tetto del garage.
Secondo Kor Ecologic consuma circa un litro ogni 85 chilometri su autostrada, oppure ogni 42,5 chilometri in città. La manifattura è stata affidata a RedEye, una società del gruppo Stratasys: utilizza la tecnica di "fused deposition modeling" che prevede il versamento della termoplastica a strati, senza uno stampo, seguendo le istruzioni di un file cad. Nei mesi precedenti la stampante tridimensionale ha contribuito a un altro progetto, la T25: è un veicolo lungo 2,3 metri con un motore da 660 centimetri cubici alimentato a benzina. Ha debuttato in estate dopo tre anni di lavoro del team guidato da Gordon Murray, ex ingegnere della Brabham e poi della McLaren, che ha sviluppato un processo di assemblaggio integrato con la prototipazione rapida.