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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2010 alle ore 17:29.
Nella Silicon Valley pare esserci fermento. Sempre più manager e ingegneri lasciano l'azienda di origine per spostarsi di qualche isolato, verso una concorrente, oppure per fondare una start-up. Non è un fenomeno nuovo. Il centro dell'innovazione digitale, a sud di San Francisco, si è sempre distinto per l'agilità dei vertici nell'intercettare nuove opportunità capitalizzando esperienza e stock option.
Ora però il fenomeno coinvolge soprattutto Google e Facebook. Stando al Wall Street Journal, il motore di ricerca avrebbe deciso di aumentare del 10% lo stipendio dei dipendenti proprio per frenare l'emorragia verso la società che gestisce la più grande nazione al mondo, fatta di oltre mezzo miliardo di identità virtuali.
Attualmente circa il 10% del personale di Facebook viene da Google. Si è spostato da Mountain View a Palo Alto. Inseguendo la competizione che si sposta dalla ricerca e organizzazione delle informazioni basata sugli algoritmi a quella che dipende dagli interessi e le connessioni delle persone.
«Vogliamo esseri sicuri che vi sentiate ricompensati per il duro lavoro. Vogliamo continuare ad attirare la gente migliore in Google» avrebbe scritto il ceo Eric Schimdt nel messaggio ai dipendenti, nel quale spiegherebbe che una recente indagine interna evidenzia come per i dipendenti Google il salario sia la componente più importante della retribuzione. Google avrebbe anche iniziato a testare una formula matematica per prevedere quali dipendenti avrebbero più probabilità di lasciare al società. «Ne potrebbero risentire i margini di profitto, ma è evidente che per la società è importante evitare che i dipendenti se ne vadano» ha detto al quotidiano americano Colin Gillis, analista di Bgc Partners.
Curiosamente poche settimane fa il New York Times segnalava un fenomeno simile che interessa proprio Facebook. Prima della quotazione in Borsa, diversi veterani hanno lasciato il social network incassando laute stock option da reinvestire in nuove start-up.