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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2010 alle ore 16:08.
Critica il suo capo su Facebook e scatta il licenziamento. A mettersi nei guai con il datore di lavoro è Dawnmarie Souza, ex dipendente dell'American Medical Response del Connecticut, l'agenzia che fornisce soccorso medico. In un post Souza si è lasciata andare con frasi denigratorie sul suo supervisore comprovate dai commenti online delle colleghe.
A intervenire in sua difesa il National Labor Relations Board (l'agenzia federale che tutela i lavoratori) che ha denunciato l'agenzia sostenendo che i social network siano spazi protetti dalla privacy.
Secondo le autorità giudiziarie americane il caso "inaugura" una lunga serie di casistiche future che vedranno coinvolti i lavoratori e i social network. Anche in Europa. Una cameriera minorenne in Gran Bretagna era stata licenziata la scorsa primavera con un messaggio della sua responsabile via Facebook. La mamma attirando l'attenzione di tutta la stampa Britannica aveva detto : "Spero che sia il primo e ultimo caso in cui qualcuno viene licenziato su un social network". Esistono casi in Francia e in Italia.
Nel caso di Dawnmarie Souza, sul quale il ceo di Google, Eric Schmidt, avrebbe risposto un tempo "Se non vuoi che gli altri sappiano una cosa di te, forse dovresti non farla", è stata fissata l'udienza per il prossimo 25 gennaio. A presiederla il giudice Marshall B.Babson, il quale ha precisato che un commento su un social network è legittimo e soggetto a privacy solo se avviene all'interno di una conversazione. Se invece il messaggio denigratorio è pubblicato come commento autonomo, senza interazioni di altri, o è un'offesa che non ha nulla a che fare con l'aspetto lavorativo, non si può parlare di diritto alla privacy.
La questione rimane aperta a livello globale: quanto bisogna proteggersi dall'invadenza dei social network e quali misure adottare a livello governativo per tutelare la privacy del cittadino senza magari venire meno al concetto di "condivisione" tanto auspicato dai fondatori di Facebook Zuckerberg e Moscovitz e tanto apprezzato dai loro 500 milioni di utenti.
"Se siete stati appena assunti e il vostro capo vi chiede l'amicizia, cosa fate?" Chiede un americano su Facebook. Cliccate "accetto" per educazione o "ignora"? E se poi vi chiede perche' avete rifiutato?" Si interroga il ragazzo.