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Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2010 alle ore 13:06.
Amazon sbarca in Italia. Dalla prossima settimana il sito di e-commerce più utilizzato nel web - già presente in Canada, Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna, Francia, Germania e Cina - parlerà anche italiano. La notizia non è ancora stata ufficializzata, ma risulta al Sole 24 Ore ed è stata anticipata da ilPost e Bitmat.it. Le prime immagini della nuova campagna pubblicitaria, apparse a Roma e Milano, recitano: «Puntiamo sull'Italia» e «Non è il solito pacco». Qualora confermata, l'apertura del sito di Amazon in Italia arriverebbe prima del 2011, come precedentemente previsto.
La nuova struttura di Amazon dovrebbe appoggiarsi a sedi logistiche in Italia, Francia, Germania e Lussemburgo. Tra i prodotti in vendita libri, musica, dvd e videogiochi, software, orologi e giocattoli.
Oggi era già possibile fare acquisti sui portali di Amazon in Francia, Germania e Regno Unito con spese di spedizione ridotte. Ma non su tutti i prodotti. Per alcuni era ancora necessario passare dal portale americano con dazio doganale: l'unica via per acquistare il lettore Kindle, ad esempio.
L'ingresso di Amazon in Italia rappresenta «uno stimolo forte al commercio elettronico e nuova concorrenza per tutta la grande distribuzione - spiega Luca Conti, blogger, esperto di contenuti e media digitali - considerando anche la politica aggressiva di prezzo che contraddistingue Amazon. Sarà interessante vedere quale quota di mercato si prenderà su libri, Dvd, elettronica di consumo in un anno».
Secondo l'ultimo Osservatorio Smau-School of management Politecnico di Milano, in Italia i mercati digitali consumer valgono 11.571 milioni di euro, 5.420 milioni dei quali per l'e-commerce (47% dell'intera torta), in crescita del 15% rispetto al 2009. I principali acquisti degli italiani, nel corso del 2010, sono stati viaggi, elettronica di consumo, assicurazioni, editoria, musica e abbigliamento. Più servizi che prodotti, dunque.
In questo contesto la novità potrebbe portare una decisa spinta perché «non esiste al mondo - continua Conti - un servizio di shopping come Amazon, tra contenuti digitali, oggetti media, alimentari, elettronica. Un centro commerciale che esiste sul web, ma molto frammentato attualmente». Più prodotti, dunque, come nei paesi più avanzati nell'e-commerce.