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Tecnologie Digital Entertainment

Internet Tv atto secondo, è scoccata l'era dei video on demand

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Questo articolo è stato pubblicato il 25 novembre 2010 alle ore 16:50.

Qualcuno l'ha definita la seconda rivoluzione tecnologica della televisione, insieme al 3D. Internet dentro il televisore è, dicono in particolare i produttori di Tv, un salto in avanti culturale del consumatore che darà negli anni a venire nuovo slancio alle vendite una volta esaurito l'effetto dello switch off al digitale terrestre. Navigare in Rete direttamente dallo schermo televisivo, scaricare a pagamento dalla cloud musica e video in modalità streaming tramite connessioni a banda larga, accedere ai social network come YouTube o Facebook tramite appositi widget e condividere contenuti e applicazioni on line.

Questi sono i dettami delle Tv a firma di Apple e soprattutto di Google – la prima è appena sbarcata in Italia, la seconda ci arriverà (forse) in primavera - e dei servizi caricati a bordo di molti degli apparecchi (delle marche più note) in vendita nei negozi di elettronica. È una rivoluzione? Lo vedremo, certo i numeri sono già tali per poterlo definire fenomeno: le vendite previste su scala mondiale delle Internet Tv, dati della società di ricerca iSupply alla mano, saliranno quest'anno a 27,7 milioni, un numero più che doppio rispetto a quello del 2009.

Per entrare in questo mondo non occorrono particolari conoscenze tecniche: serve un televisore dotato di apposita piattaforma – e l'elenco comprende per esempio Samsung Internet@Tv, Sony Bravia Internet Video, Lg NetCast, Panasonic Viera Cast e Loewe MediaNet – e una connessione a banda larga, su linea Adsl o Wi-Fi. Si collega l'apparecchio tramite la presa di rete e l'accesso ai contenuti presenti on line, ai profili delle proprie pagine su Facebook o Twitter e alle applicazioni disponibili nei rispettivi "store" è praticamente cosa fatta.

Basta premere un tasto sul telecomando e si naviga in un'interfaccia grafica a icone molto simile a quella presente sui telefonini touch di nuova generazione. Il fenomeno è agli albori, la Google Tv è appena decollata (non priva di qualche difetto di gioventù) e sono in molti a credere che il vero primo assaggio della nuova era della convergenza fra Web e piccolo schermo lo vedremo al Ces 2011 in calendario a gennaio, quando le luci di Las Vegas si accenderanno sui prodotti "Android inside" a firma di Samsung, Toshiba, Vizio e altri.

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La Tv corre sulla Rete, ecco come secondo Telecom, Fastweb e Vodafone

Ibrida, interattiva, multimediale: la televisione ha sempre più facce e gli operatori che un tempo

Tags Correlati: 20th Century Fox | Loewe | Paramount | Sony Pictures | Toshiba | Vodafone | Warner Bros.

 

Se navigare e chattare in Rete rimane agli occhi di qualcuno una prerogativa del classico pc o dello smartphone, le Internet Tv hanno il pregio di poter offrire servizi di intrattenimento avanzati, votati al dogma dell'on demand. Uno di questi, è "Video On Demand powered by Qriocity" di Sony, servizio di pay-per-view in streaming per cui la casa giapponese ha giusto ieri annunciato la disponibilità in Italia (oltre che in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito). Servizio che si appoggia a una piattaforma virtuale, Qriocity per l'appunto, integrata sulla gamma 2010 di televisori Bravia e sui lettori e sistemi home theatre Blu ray di Sony – dell'elenco fanno parte anche la console Playstation 3 e i notebook Vaio - dotati di connettività Internet.

Per l'utente basterà selezionare dal telecomando, tramite apposita icona, il film preferito fra le centinaia di titoli a catalogo delle principali case cinematografiche (fra cui 20th Century Fox, Paramount, Metro-Goldwyn-Mayer, Paramount Pictures, Sony Pictures Home Entertainment, Walt Disney e Warner Bros) ed effettuare il download sul proprio apparecchio. Il tutto senza la necessità di installare decoder o particolari set top box e di attivare abbonamenti. Il noleggio ha durata di 14 giorni e una volta avviata la riproduzione si hanno 48 ore di tempo anche più volte. Quanto ai costi, i contenuti a definizione standard vanno da 2,99 a 3,99 euro (le nuove uscite) mentre per i titoli in alta definizione occorre spendere da 3,99 a 4,99 euro.

Quella di Sony – che prossimamente lancerà Music Unlimited, servizio "cloud based" attraverso cui acquistare dalla piattaforma Qriocity le canzoni - è a tutti gli effetti una risposta, ampiamente nota da fine agosto, alla Apple Tv di seconda generazione. L'intrattenimento on demand "made in Cupertino" è da poco arrivato in Italia da poco per offrire l'acquisto e il noleggio di film e serie televisive attraverso iTunes. Le differenze fra il servizio della società della Mela e quello di Sony? Non moltissime ma fra queste il fatto che per riprodurre sulla televisione del salotto i titoli scaricati dalla Rete occorre dotarsi del nuovo dispositivo digitale di Apple, che costa 119 euro. I costi per noleggiare per 30 giorni sono praticamente identici – per un film in alta definizione o definizione standard servono rispettivamente 3,99 o 4,99 euro e 2,99 o 3,99 euro a seconda che si tratti di una nuova uscita o di un titolo a catalogo – e l'opzione aggiuntiva che propone la Tv di Apple consiste nel poter acquistare definitivamente il contenuto prescelto e di poterselo gustare anche su iPhone, iPad e iPod touch.

L'essenza della proposta della casa californiana è però come noto anche un'altra, e cioè quella di poter accedere tramite il nuovo decoder ai contenuti presenti in Rete su YouTube e sui social network, ascoltare podcast e stazioni radio trasmesse via Internet ed effettuare (via Wi-Fi) lo streaming di musica, video e foto direttamente sulla Tv da un dispositivo basato su piattaforma iOs, da un computer Mac o un altro dispositivo connesso. Un modello di ecosistema, del resto, che perseguono in modalità diverse anche Sony e gli altri big della consumer electronics, Samsung e Panasonic ovviamente in testa. Un modello che tende a trasformare il televisore in alta definizione nel centro di comando per l'intrattenimento domestico, nella stazione da cui noleggiare e acquistare video, musica, videogiochi e in futuro anche e-book. Via telecomando e comodamente seduti in poltrona. Con la Tv, anzi la Internet Tv, al centro.

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