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Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2010 alle ore 14:50.
È da più di un anno che si parla di Google Editions, l'edicola virtuale del gigante di Mountain View, il negozio di libri che sfiderà quello di Amazon. Ritardi, cambi di programma avevano quasi messo in discussione il fatto che il progetto fosse reale. Ora sembra arrivato il momento buono. Stando infatti a quanto scrivono molti autorevoli quotidiani e magazine americani, Wall Street Journal in testa, il debutto on line del sito da cui si potranno scaricare milioni di titoli è ormai imminente.
Si partirà dagli Usa, entro fine anno, mentre l'inizio delle attività su scala internazionale è prevista per il primo trimestre del 2011: questo riporta per esempio Bloomberg citando fonti vicine alla compagnia californiana. Da Google, per il momento, è arrivata ufficialmente una stringata conferma per bocca dei suoi portavoce: c'è un piano per aprire il bookstore on line entro il 2010.
Dando per appurato che il progetto si concretizzerà, vengono spontanee alcune domande. Saprà il negozio di Google rivoluzionare il mercato degli ebook, come ipotizza il Wsj? Sarà capace, in primo luogo, di portare via utenti e vendite a chi, Amazon, il mercato dei libri digitali lo domina coprendo oggi oltre l'80% della domanda? Sarà più appetibile per gli utenti dell'accoppiata iPad-iTunes di Apple? Difficile capire oggi quale potrà essere l'impatto di Google Editions. Pensare, come hanno fatto alcuni analisti ancora lo scorso febbraio, che Amazon possa scendere nei prossimi cinque anni al 35% di market share è lecito ma non trova, al momento, riscontri oggettivi.
Eppure molti addetti ai lavori sono convinti che il colosso del Web abbia i requisiti per sfondare. Quali? Per esempio il modello "buy anywhere, read anywhere", e quindi la possibilità per gli utenti di poter comprare libri via browser Web tanto dal sito di Google che da altre piattaforme on line, aggiungerli alla propria libreria elettronica e quindi fruirli da qualsiasi dispositivo. Rispetto alla concorrenza, che invece centralizza gli acquisti solo sul proprio negozio, è una differenza significativa. Ogni singolo editore – al momento non si conosce il numero di partner con i quali la società ha già formalizzato un accordo – potrà inoltre negoziare con Google differenti condizioni di "revenue sharing" ma la vera novità è di fatto un'altra: ogni spazio del Web dove si parla di libri verrà "trasformato" in un luogo dove si potranno effettuare degli acquisti.