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Questo articolo è stato pubblicato il 15 febbraio 2011 alle ore 19:08.
Sono entrambi, principalmente, fornitori di infrastrutture di rete. Presenti su scala globale e con attività in fortissima espansione in tutta Europa, Italia compresa. Ma nel catalogo di Huawei e Zte non figurano oggi solo apparati e soluzioni per costruire i network fissi e mobili di nuova generazione: ci sono, e in sempre maggiore quantità, anche i terminali destinati al mondo consumer. E la novità che emerge dalla presenza dei due colossi cinesi a Barcellona riguarda il profilo degli smartphone e dei tablet oggetto di annuncio: non sono solo prodotti low cost ma anche terminali di fascia medio alta. Per competere con i colossi del settore.
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A Barcellona Huawei si è presentata con la sua gamma di "smart device" della famiglia Ideos e precisamente lo smartphone X3 con schermo touch capacitivo Hvga da 3,2 pollici, le cui vendite partiranno in Giappone dalla primavera, e il tablet S7 Slim, che invece debutterà sul mercato in aprile. Entrambi basati su Android (sulla versione 2.3 Gingerbread il primo e sulla release 2.2 il secondo), sono due prodotti che incarnano l'approccio del produttore al mercato della mobilità, e cioè apparecchi che devono abbinare alle qualità operative un design ricercato e accessori che possono (secondo Huawei) fare la differenza, come la soluzione Handset Over-the-Air and Online Upgrade (HOTA), che assicura maggiore facilità negli aggiornamenti periodici della piattaforma di Google. Accessori sono anche HiLink e Mobile WiFi Smart Pro, entrambi in commercio dalla primavera e rispettivamente una data card per la connettività broadband da rete mobile e un modem wireless che seleziona in automatico la migliore connessione Internet disponibile. Quindi il tablet, un device dotato di schermo capacitivo e processore single core da 1 GHz e in grado di operare sia in modalità voce che dati sulle reti 3G.
In casa Zte, invece, le velleità di scalare ulteriormente le classifiche di vendita in Europa e Giappone partono dai risultati conseguiti nel 2010. Secondo Idc, infatti, il produttore ha consegnato in totale sul mercato, quota operatori ovviamente compresa, circa 90 milioni di terminali, con un incremento in volumi del 50% rispetto all'anno precedente (del 150% in Europa) che gli è valso il quinto posto assoluto nel ranking. L'ulteriore salto di qualità – l'obiettivo dichiarato è quello di toccare quota 120 milioni di terminali spediti a fine 2011 – dovrebbe trovare concretezza in prodotti come lo smartphone Android (versione 2.3) Skate, un terminale che si posiziona nella fascia alta del mercato in virtù di doti tecniche quali lo schermo tattile in alta definizione da 4,3 pollici e la fotocamera da 5.0 megapixel. Anche Zte, come Huawei, vuole sfruttare in toto l'onda lunga del fenomeno dei device intelligenti – l'intenzione della società è quella di realizzare una Smart Information Platform deputata a servire smartphone, tablet e altri dispositivi Internet ready – e in tal senso hanno capolino due importanti novità. Varie tavolette androidi, fra cui una costruita sulla versione 3.0 Honeycomb in rampa di lancio per il terzo trimestre dell'anno, e lo store di applicazioni iMarket, luogo virtuale basato su cloud pensato da cui gli operatori potranno pescare servizi, apps e contenuti da offrire agli utenti finali. Entro fine 2011 si dovrebbe vedere infine anche il primo terminale coerente con le specifiche Wac (Wholesale Applications Community) cui aderiscono i principali carrier mobili mondiali.