Milano è finalista per ospitare l'Mwc

BARCELLONA - L'edizione del Mobile world congress in corso potrebbe essere la penultima che si tiene a Barcellona. Il concorso per aggiudicarsi dal 2013 al 2017 la più grande fiera al mondo della tecnologia mobile, che riempie la città per tutta la settimana, con alberghi prenotati di anno in anno dalle aziende del settore, è partito a novembre del 2010 con 30 concorrenti. Oggi, dopo la selezione di metà gennaio, ne sono rimaste soltanto quattro.

Tra queste c'è Milano, che ospiterebbe la manifestazione alla fiera di Rho-Pero. In questi giorni una delegazione di tecnici della città e della Regione, guidati da Maurizio Lupi, amministratore delegato di Fiera Milano Congressi e vicepresidente della Camera, ha incontrato i massimi dirigenti dell'ente organizzatore, il Gsma, per promuovere la candidatura.

La concorrenza è agguerrita. Milano se la gioca con Barcellona, Parigi e Monaco di Baviera. Sembra che i francesi, in particolare, stiano spingendo molto, almeno a giudicare dalla massiccia delegazione, con tanto di ministri, che si è presentata al salone catalano. Prima di Barcellona, il Mobile world congress (che fino a quattro anni fa si chiamava 3gsm) si teneva a Cannes. La partita ha un certo peso, visto che secondo i rappresentanti italiani l'indotto della settimana di manifestazione si aggira sui 450 milioni di euro. Ma il ritorno, per il territorio, è di maggiore durata.

La città che verrà scelta sarà denominata "mobile world capital", perché oltre alla fiera settimanale - che ancora non si sa se continuerà a tenersi a febbraio - è previsto un piano che interessi la città durante tutto il periodo. Ci dovrà essere un centro permanente, con esposizioni di tecnologia, un'area retail e museale, uffici. Tra le opzioni avanzate da Milano per ospitare questo centro di sono la Galleria Vittorio Emanuele e Piazza dei Mercanti. Un'altra serie di eventi dovrà interessare la città per tutto l'anno.

"Dopo essersi aggiudicata l'Expo, Milano ha l'opportunità di riproporre un modello che ha le carte in regola per ospitare una manifestazione di questa portata – spiega Maurizio Lupi – abbiamo l'offerta più completa. La candidatura è stata sostenuta dal ministro allo sviluppo economico, Paolo Romani, la Regione Lombardia, il Comune di Milano insieme al sistema Fiera".

I delegati italiani hanno presentato un piano che include la gestione della logistica e i progetti di rilancio per le infrastrutture tecnologiche e le reti Wi-fi in vista dell'Expo. Un sondaggio condotto su duemila cittadini di Milano ha mostrato "una forte consapevolezza del valore strategico che può avere questa manifestazione per la città e il Paese - conclude Lupi –. La partita è aperta". Il verdetto arriverà a giugno.

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