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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2011 alle ore 15:14.
La cartolina d'invito è arrivata e nello stile di Apple stuzzica l'appetito con la solita frase ad effetto: "Come see what 2011 will be the year of." In buona sostanza la società di Cupertino è pronta, dopo le tante e contrapposte indiscrezioni dei giorni scorsi, a svelare al mondo la sua nuova creatura, l'iPad di seconda generazione. E il Chief Operating Officer Tim Cook si è già sbilanciato al cospetto degli analisti: "Non abbiamo mai visto nulla di simile prima».
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Teatro dell'evento, mercoledi 2 marzo, sarà lo Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco, utilizzato più volte in passato dall'azienda della Mela per molti annunci importanti. Smentite dunque tutte le voci circa una possibile dilazione dei tempi di lancio della nuova tavoletta? Leggendo i commenti di analisti e addetti ai lavori sui principali siti hi-tech americani sembra proprio di sì e in tal senso anche l'iPad sarebbe di conseguenza entrato in quel ciclo di rilasci programmato che ha contraddistinto i debutti delle varie versioni di iPhone (a giugno) e di iPod (a settembre/ottobre).
L'attesa per il d-day dell'iPad 2 cresce e con essa la curiosità per vedere quali saranno le effettive credenziali del tablet che dovrà respingere l'offensiva dei tanti prodotti a piattaforma Android in rampa di lancio nelle prossime settimane. Apple gioca come noto da favorita in questo settore e da Scott Sutherland, un analista di Wedbush Securities, è arrivata l'ennesima conferma che la società della Mela non intende certo rinunciare alla sua dorata posizione di regina del mercato visto e considerato che «il nuovo iPad diventa il nuovo trampolino di crescita per Apple per i prossimi due anni». A Cupertino, secondo fonti ben informate, sarebbero da tempo al lavoro per potenziare la forza vendita per seguire in modo adeguato la crescente domanda dei clienti business per il tablet e per l'iPhone. Ancora pochi giorni e, salvo sorprese, i veli sulla tavoletta di seconda generazione cadranno.