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Questo articolo è stato pubblicato il 04 luglio 2014 alle ore 11:44.

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Lo streaming musicale sta cannibalizzando il mercato del download. Lo dice Nielsen, nel suo ultimo rapporto diramato poche ore fa. Numeri impetuosi, quelli divulgati dall'azienda con sede a New York. Numeri che suonano come una marcia funebre per i servizi di musica in download a pagamento (come iTunes per intenderci).
Il rapporto riguarda i primi sei mesi del 2014 ed è incentrato sul mercato statunitense. Secondo Nielsen i servizi in streaming sono cresciuti del 42%, con oltre 70 miliardi di brani suonati attraverso servizi come Spotify o Deezer (erano poco meno di 50 miliardi nel primo semestre del 2013).

Di contro, nello stesso arco temporale, i brani venduti attraverso le piattaforme di download a pagamento sono calati del 13%, passando dai 682 milioni dei primi sei mesi del 2013 ai 593 milioni attuali. In vistosa perdita anche la vendita degli album digitali, passati da 60,8 milioni a 53,8 (-11%).
Uno scatto d'orgoglio che fa notizia, invece, riguarda il mercato del vinile, che sembra voler tornare agli splendori di un tempo. Le vendite, comparate a quelle del primo semestre del 2013, sono cresciute del 40%, con oltre 4 milioni di dischi venduti.

L'audio aggancia il video
Un ulteriore dato molto interessante contenuto nel rapporto Nielsen riguarda la comparazione fra video musicali e brani. Emerge abbastanza chiaramente che servizi come Spotify hanno dato la scossa giusta ai brani, che ora insediano la leadership dei video musicali che negli anni (grazie a YouTube) sono stati autentici padroni. Così oggi, su un totale di 70 miliardi di canzoni suonate on-demand, i video comandano con 36,6 miliardi, ma i brani seguono da vicino a 33,6.

Le scelte lungimiranti di Apple e Google
Alla luce dei dati diffusi oggi da Nielsen sembrano essere vincenti le scelte di Apple e di Google che hanno acquistato, rispettivamente, Beats Music e Songza, due piattaforme di musica in streaming. Da Cupertino, come da Mountain View, hanno toccato con mano il crollo dei servizi di download a pagamento e non hanno perso tempo. Del resto, la fruizione dei dati è sempre più orientata al cloud computing. La percezione del possesso sta cambiando dimensione, e lo streaming fa parte di questa evoluzione. Scaricarsi un brano sembra già appartenere al passato.

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