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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2014 alle ore 14:31.

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(Corbis)(Corbis)

Il numero di crimini connessi alla sicurezza informatica o cybersecurity ha subito un aumento a livello mondiale del 48% rispetto allo scorso anno, arrivando a 42,8 milioni, 117.339 attacchi al giorno (+66% dal 2009). E' quanto emerge dalla Global State of Information Security Survey 2015 diffusa ieri da PwC condotta coinvolgendo 9.700 manager di 154 Paesi. Il numero è alto. La perdita economica media per incidenti di cybersecurity in tutto il mondo è stata stimata in circa 2,7 milioni di dollari, il 34% in più rispetto allo scorso anno. Quest'anno PwC registra un record di perdite: le società che hanno subito danni finanziari superiori ai 20 milioni di dollari sono quasi duplicate.
Tuttavia, nonostante le preoccupazioni crescenti, dalla ricerca emerge che le spese per la sicurezza informatica sono globalmente diminuite del 4% rispetto all'anno precedente. Negli ultimi cinque anni la percentuale di spesa all'interno dei budget IT è rimasta al 4% o diminuita.

Pericoli anche per il Wi-Fi.

Cambiando settore, una nuova indagine investigativa di F-Secure condotta per le strade di Londra sostiene che le persone usano il Wi-Fi pubblico senza preoccuparsi della loro privacy. E fin qui tutto bene. Durante l'esperimento, che ha visto la realizzazione di un hotspot Wi-Fi ‘fasullo', utenti ignari hanno esposto il loro traffico Internet, i loro dati personali, il contenuto della posta elettronica, e hanno persino accettato una clausola incredibile che li obbligava a rinunciare al loro primo figlio in cambio dell'uso del Wi-Fi!
Questa indagine indipendente, supportata da Europol, è stata condotta per conto di F-Secure dal Cyber Security Research Institute (UK) e dall'azienda tedesca SySS, specializzata in test di penetrazione. Per l'esperimento, SySS ha costruito un access point Wi-Fi portatile usando componenti che richiedono poco know-how tecnico per un costo totale di circa 200 euro. I ricercatori hanno posizionato il dispositivo in quartieri di spicco del mondo politico ed economico londinese. Hanno poi osservato come le persone si connettevano, ignare del fatto che la loro attività Internet veniva spiata.
In 30 minuti, 250 dispositivi si sono connessi all'hotspot, la maggior parte di questi probabilmente in modo automatico senza che l'utente si sia accorto. 33 persone hanno generato traffico Internet effettuando ricerche sul web e inviando dati ed email. Sono stati catturati 32 MB di traffico (e subito distrutti nell'interesse della privacy degli utenti).

Anche i Mac nel mirino dei pirati informatici.

Da un'indagine Kaspersky Lab è poi emerso che un utente Internet attivo incontra un malware per Mac OS X almeno dieci volte l'anno. Secondo i dati di Kaspersky Lab, Stati Uniti e Germania sono i paesi nei quali è stato rilevato il numero maggiore di attacchi nel 2013-2014, circa 66 mila. L'Italia è tra i successivi cinque stati in graduatoria che insieme hanno ottenuto fino a 7.700 rilevamenti. Gli esperti di Kaspersky Lab hanno calcolato la probabilità che un programma dannoso metta in pericolo i dispositivi basati su Mac OS X e ad agosto questa probabilità è stata del 3% circa mentre quella per gli utenti Windows è stata del 21%. La situazione risulta quindi molto più tranquilla per i possessori di dispositivi Mac. Tuttavia, considerando questa situazione in termini di rischio di incidenti potenziali, il problema non sembra così irrilevante: secondo i dati del Kaspersky Security Network, un utente Internet attivo potrebbe incontrare malware dedicati ai dispositivi Mac OS X almeno dieci volte all'anno.

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