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Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2014 alle ore 13:22.
L'ultima modifica è del 07 ottobre 2014 alle ore 19:34.

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Nato come indicatore all’interno dei circuiti elettronici, nella sola versione rossa, il diodo a emissione luminosa si è evoluto arrivando a coprire tutto lo spettro di colori e occupando negli ultimi anni ogni nicchia in cui si infila la luce, dai fari delle automobili alle lampadine di casa, dall’illuminazione pubblica alle televisioni fino ai musei e alle opere d’arte, laddove serve una luce più naturale possibile. Settemila punti luminosi a Led sostituiranno l’attuale sistema della Cappella Sistina per illuminare, simulando il più possibile la luce solare, le volte del Giudizio universale di Michelangelo, laddove è celebrata la luce che vince sulle tenebre.

In realtà la caratterisitica principale che è alla base dell’espansione dei Led - e del Nobel per la Fisica ai tre inventori dei Led a luce blu, che accoppiati a quelli rossi e verdi hanno permesso di creare la luce bianca - è l’enorme efficienza e il risparmio in termini di consumi, una qualità che è arrivata fin dentro le case dove ha iniziato a sostituire anche le lampadine fluorescenti a baso consumo che hanno mandato in pensione i vecchi bulbi a incandescenza di Edison. Solo a livello residenziale i Led dovrebbero raggiungere un valore superiore al miliardo di dollari nell’arco dei prossimi dieci anni. L’efficienza luminosa dei diodi a emissione luminosa origina dalla capacità di sfruttare le proprietà ottiche di alcuni semiconduttori - dal gallio all’indio al silicio - per produrre fotoni luminosi in maniera spontanea sulla base di impulsi elettrici. Una luce autoprodotta che in più è fredda e quindi non disperde in calore gran parte dell’energia elettrica. E che aggiunge anche una lunghissima durata del dispositivo, di gran lunga superiore anche a quelle fluorescenti.

L’efficienza dei Led li sta portando sulle strade in Italia e nel mondo. A partire dai fari delle automobili, alla ricerca di consumi ridotti, per arrivare all’illuminazione pubblica, settore in cui contribuisce alle spending review degli enti locali, oltre a fornire un servizio smart sposandosi alle esigenze di “luce intelligente”. Pochi giorni fa la Milano che si prepara all’Expo ha annunciato che entro l’agosto 2015 tutti i 141mila punti luce del Comune saranno sostituiti da luci a Led, con un risparmio stimato in 10 milioni sui 42 dell’attuale bolletta elettrica del Comune, che dovrebbe essere tagliata a 29 milioni a regime, nel 2016. Il capoluogo lombardo vanta di essere la prima grande città italiana completamente illuminata a Led. Ma già Venezia ha attuato un progetto di rinnovo dell’illuminazione, sfruttando anche la flessibilità dell’illuminazione Led che ha permesso di inserire le luci senza deturpare le atmosfere del centro storico veneziano.

Allo stesso tempo la luce Led garantisce un’enorme ricchezza cromatica, carattestica cui ha attinto anche l’elettronica di consumo, in particolare nel settore video, dove il Led ha conquistato una grossa fetta delle televisioni che troneggiano nei salotti domestici.
Nei televisori a cristalli liquidi (Lcd) i Led hanno di fatto rimpiazzato le lampade a fluorescenza garantendo così un minore assorbimento elettrico e spessori più contenuti.
I Led stanno anche rivoluzionando l'illuminotecnica delle automobili, prima con fari posteriori a luce rossa e poi con le luci di posizione anteriore, o con i fari diurni, che, realizzati da strisce di diodi a emissione luminosa hanno permesso ai designer di creare firme ottiche. Ora il Led rimpiazzano addirittura gli anabbaglianti e gli abbaglianti, grazie a proiettori a matrice di led che possono essere comandati digitalmente per illuminare la strada in modo intelligente e senza abbagliare. E il futuro dei led è organico con i display Oled (Organic ligh emitting diode) composti da pixel che emettono autonomamente luce, utilizzati in smartphone, tablet e televisori.

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