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Questo articolo è stato pubblicato il 15 ottobre 2014 alle ore 07:41.
L'ultima modifica è del 15 ottobre 2014 alle ore 10:04.

Messi in fila, dai primi Motorola generosamente chiamati “mattoni” negli anni Novanta all’ultimo iPhone 6 Plus, i cellulari mostrano una curiosa curva: i primi erano molto grossi, poi il piccolo è diventato un valore e ora ci ritroviamo in tasca (quando ci stanno) di nuovo degli oggetti piuttosto grossi. La ragione è abbastanza banale: la tecnologia per telefonare da remoto prima necessitava di spazi maggiori, poi chip e componenti sono riusciti a diventare piccolissimi ma l’arrivo di internet, foto e app hanno richiesto display touch grandi, anche molto grandi.
Cambiano anche le percezioni. Visto oggi, il primo iPhone sembra minuscolo. Mentre i nuovi padelloni (non dite che phablet è un nome molto più riuscito) stanno entrando in una fascia di tolleranza estetica - no, non per tutti - inaspettata fino a poco tempo fa. Proviamo a mettere un po’ di ordine tra categorie.
I mini smartphone
Trovare un cellulare tutto sommato piccolo, diciamo tra i 4 e i 4,6 pollici, sta diventando più difficile. Persino l’iPhone ha ceduto alla tentazione di allargarsi. Restano così l’iPhone 5C e 5S, il Nokia Lumia 530 (che per la cronaca costa appena 99 euro), Samsung Galaxy S5 Mini e altri modelli non considerati strategici per i produttori: nessuno punta su dimensioni sotto i 4,7 pollici per i suo top di gamma. E allora facciamo che il discrimine tra smartphone piccoli e dimensione media sono proprio i 4,7 pollici. Il punto è che i 4 pollici, soprattutto se si prova una volta ad andare oltre, sono pochi per vedere foto, usare il browser, leggere articoli o mail. Si può fare, ma avvicinandosi al display e affaticando gli occhi.
CONSIGLIATI PER:chi vuole telefonare, usare lo smartphone in maniera veloce con una mano sola e in alcuni casi (ad esempio l’iPhone 5S) privilegiare il design. Un fatto non da poco: tra i mini smartphone si trovano anche le migliori occasioni.
Smartphone per chi non vuole sbagliare
È la categoria più ampia e da poco conta anche l’iPhone 6 (4,7 pollici) che si affianca a Samsung Galaxy S5 (5,1 pollici), Htc One M8 (5 pollici), Sony Z3 (5,2 pollici), Nokia Lumia 930 (5 pollici), Lg G3 S (5 pollici). Tra i 4,7 e i 5 virgola qualcosa si sono posizionati tutti. Si potrebbe andare avanti a lungo, citiamo solo - perché appena arrivato - il nuovo Samsung Alpha da 4,7, e, per chi vuole spendere un po’ meno, il Nexus 5 di Google (5 pollici per 349 euro), Samsung Galaxy S3 Neo (4,8 pollici e buona dotazione per i circa 200 euro richiesti) e diversi Nokia Lumia.
CONSIGLIATI PER:è la scelta più facile. Entro questa fascia non si sbaglia. Si vedono bene le foto, sta in tasca, spesso riesce a mantenere un buon design (molto buono, nel caso Htc e LG). Se si sfogliano bene i cataloghi si trovano occasioni. Al momento è la scelta mainstream.
Smartphone XL
Prima erano cellulari un po’ sboroni, eccessivi e tronfi di esserlo, ma il giudizio estetico sta cambiando. Non per tutti però. Se siete a cena con una persona che non si entusiasma a parlare di pollici e display, abbiate cautela nell’appoggiare lo smartphone sul tavolo. E preparatevi a una raffica di domande. «Che mattonella!», «Che padellone!». Era il classico commento dei possessori di iPhone a chi vantava il Samsung Galaxy Note (5,7 pollici, giunto alla quarta versione). Ora è il momento di prendersi la rivincita, perché seppur sul filo dei pollici anche l’iPhone 6 Plus rientra in questa categoria (5,5). Stessa dimensione per l’LG G3, mentre con il Nokia Lumia 1520 e LG G Flex si esagera fino ai 6 pollici. In realtà sono oggetti molto diversi tra loro, specie il Note con il suo pennino. E i numeri ingannano: il G3 di LG, grazie ai tasti posti sul retro, sembra più più piccolo degli altri.
CONSIGLIATI PER:La prima categoria a scoprirli è stata quella dei nerd, che continua ad essere un buon bacino. La nicchia si allarga, anche se ci vogliono tasche abbondanti. Per lavorare in mobilità è la scelta migliore: si legge bene, si scrive meglio e si possono lavorare i singoli documenti in maniera più agevole. In molti casi non si rendono necessari pc e tablet. Poi c’è il vantaggio più grande: la batteria dura di più grazie allo spazio, si arriva finalmente fino a sera. E il più grande svantaggio: de gustibus, ma difficile definirli belli.
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