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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2014 alle ore 06:39.
L'ultima modifica è del 19 novembre 2014 alle ore 06:58.

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a Sono "fabbriche" di super-tecnici, dove si studia non solo in aula, ma è forte il peso della "didattica" in azienda. Dai controller alimentari ai periti aerei, dagli esperti di meccatronica ai tecnici per l'uso efficiente dell'energia: l'obiettivo è modellare profili iperqualificati capaci di muoversi all'interno di aree ad alta tecnologia. Parte da qui la sfida degli Its, i 74 istituti tecnici superiori, che corrono lungo un canale formativo parallelo ai percorsi universitari con la missione di colmare il gap tra domanda e offerta per contribuire alla crescita dell'occupazione tra le nuove generazioni in un momento di crisi nera del mercato del lavoro.
Nato nel 2011, il sistema degli Its può dirsi in uscita dalla fase di startup e i risultati sono incoraggianti: 7 diplomati su 10 trovano un impiego - a termine o a tempo indeterminato - alla fine del corso, grazie anche al forte legame con il mondo delle imprese da cui proviene oltre il 40% dei docenti. Per ora i corsi attivati sono più di 250 (a numero chiuso), con un totale di circa 5mila studenti all'interno di sei aree: nuove tecnologie per il made in Italy, mobilità sostenibile, efficienza energetica, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, tecnologie dell'informazione e della comunicazione, tecnologie della vita. Tra gli ultimi nati l'Its meccatronica lombardo, con corsi a Bergamo e a Sesto San Giovanni (Milano) per formare tecnici superiori che andranno a operare nella realizzazione, integrazione e controllo di macchine e sistemi automatici. «I nostri territori - spiega la presidente della Fondazione dell'Its, Monica Poggio –, a fortissima vocazione manifatturiera, vantano un know-how interdisciplinare nella meccanica, elettronica e informatica che va preservato e implementato». I corsi prevedono 600 ore di stage in azienda e il coinvolgimento di almeno la metà di docenti aziendali (tra le imprese coinvolte ci sono Abb, Alstom, Castel, Cosberg, Losma, Siad macchine impianti). Tutti i corsi previsti dagli Its durano 4 semestri per 1.800-2mila ore (si può arrivare anche a 6 semestri se in convenzione con le università) e prevedono, oltre a una parte di didattica in laboratorio, tirocini obbligatori per almeno il 30% dell'orario complessivo (anche all'estero). Al termine del percorso viene rilasciato il diploma di tecnico superiore, con l'indicazione dell'area tecnologica e della figura nazionale di riferimento. Vanta ottimi risultati in termini di placement l'Its aerospazio della Puglia che ha avviato 4 percorsi formativi per tecnici degli aerei. «I 23 diplomati del primo corso del 2013 - spiegano dalla scuola - sono tutti stati assunti con contratti di apprendistato o a tempo indeterminato da aziende del calibro di Alenia Aermacchi, Salver, Axit e AvioAereo».

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