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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2014 alle ore 09:27.
L'ultima modifica è del 20 novembre 2014 alle ore 10:55.

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(Ap/LaPresse)(Ap/LaPresse)

Il servizio di musica in streaming di Beats sarà integrato su tutti i device iOS dall’inizio del 2015, probabilmente a marzo scrive il Financial Times. Nessuna conferma da parte di Apple. Beats, fondata dal rapper Dr. Dree e dal produttore Jimmy Iovin, è nota soprattutto per le cuffie. È stata acquisita da Apple per 3 miliardi di dollari a fine maggio e questa è la prima mossa che indica cosa vuole farsene Cupertino.

Sarà una spinta verso la musica in abbonamento streaming nel momento in cui i download su iTunes sono in calo. Secondo Midia Research Apple ha 200 milioni di utenti attivi su iTunes, mentre Beats solo 110mila abbonati. L’idea è di spingere il servizio con un’app preinstallata, che potrebbe cambiare il nome e finire sotto il cappello di iTunes e sfruttare il touch ID e Apple Pay per i pagamenti. A questo punto la strategia di Apple sarebbe composta da download-iTunes Radio-Beats. Una triade che deve cercare di mantenere la leadership della musica digitale contro Spotify - il cui servizio pay ha più di 10 milioni di abbonamenti - la web radio Pandora (negli Usa) e Soundcloud.

Spotify di recente ha subito l'attacco della cantante Swift che ha tolto tutte le sue canzoni dalla piattaforma per non aver ricevuto abbastanza denaro dagli ascolti in streaming. Spotify invece sostiene di aver pagato ai musicisti oltre 2 miliardi di dollari da quando ha iniziato a trasmettere musica online. L’azienda svedese ha accordi con Htc, Vodafone e Spring. Apple deve guardarsi anche da YouTube, che ha appena lanciato un servizio di video musicali a 9,99 dollari al mese.

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