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Questo articolo è stato pubblicato il 25 novembre 2014 alle ore 10:30.

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Dopo l'ebbrezza da mp3 la musica liquida fa un passo avanti e guarda alla qualità con l'High-Res Audio (HRA). A innescare la nuova tendenza sono stati tre attori molto diversi tra loro: il vinile, l'avanzamento tecnologico e, bé, Neil Young. Se a livello economico la rinascita del disco è stata solo un fuoco di paglia, dal punto di vista culturale ha portato una nuova consapevolezza dell'ascolto musicale. Oggi si torna a parlare di vecchi vinili ed edizioni a 180 grammi, di Super Audio CD (sì, esistono ancora) e HiFi ma soprattutto dell'alta risoluzione digitale. Si tratta dei Flac, degli Alac, dei DSD e di tutti quei formati compressi senza perdita di dati (lossless) che offrono un'esperienza d'ascolto superiore rispetto agli Mp3 e talvolta ai CD.

Il momento è propizio anche a livello tecnologico: le attuali capacità di storage consentono di salvare senza problemi questi enormi file musicali (si parla anche di cento megabyte contro tre per ogni brano) anche nei dispositivi portatili mentre la banda larga e il 4G permettono di scaricarli o riprodurli in streaming con scioltezza. I vantaggi sono parecchi: possiamo ascoltare un album così come esce dallo studio di registrazione, esattamente come l'ha concepito l'autore, con tutte le tonalità al posto giusto e senza i tagli arbitrari operati dalla compressione.

Ed ecco qui che arriva il cantante, Neil Young. Il cantautore canadese ha portato l'HRA alla massa con il Pono, un lettore musicale digitale per audiofili. Soprannominato il Toblerone per la sua forma triangolare molto massiccia (e brutta), ripropone nel 2014 un'idea che pensavamo superata: un dispositivo portatile dedicato solo alla musica. Accanto al dispositivo però è stato aperto anche un negozio online dove vengono venduti solo file a 24bit/192 kHz, il non plus ultra del digitale. Secondo gli oppositori sono un'esagerazione, l'orecchio umano si accontenta di molto meno e anche file più leggeri (a 44.1 o 96 kHz) possono andar bene. Tanti altri (come il buon Neil) non sono d'accordo e lo hanno dimostrato finanziando il Pono con oltre 6,2 milioni di dollari su Kickstarter a fronte di una richiesta di 800mila. Migliaia di persone sono arrivate a spendere anche 400 dollari per averne uno, diversi artisti come Eddie Vedder e Stevie Wonder ne sono entusiasti, segno quindi che la voglia di qualità c'è. Quanta non è dato sapere ed è meglio provare su se stessi: ascoltate lo stesso album in mp3, su CD e nei vari formati del Flac. Quello che suona meglio è il formato che fa per voi e se non sentite differenza tanto meglio: risparmierete parecchi soldi.

Dopo il cantante ecco arrivare il colosso, Sony. Con un evento londinese sponsorizzato dalla band inglese Editors, i giapponesi hanno appena lanciato il loro concetto di alta risoluzione, Hi-Res, una linea di 50 prodotti dedicati. Tra ministereo, casse, Dac e amplificatori troviamo anche i lettori portatili Walkman A-15 e ZX1 (Pono insegna), sette cuffie e soprattutto lo smartphone Xperia Z3. Visto che il consumo musicale si muove soprattutto sul mobile, i produttori non si fanno trovare impreparati e stanno lavorano per farci avere la qualità in tasca. Anche l'LG G3 e il Samsung Galaxy Note 4 supportano l'hi-res nativamente mentre l'app Onkyo HF Player fa suonare i formati lossless su quasi tutti i dispositivi iOS e Android.

A questo punto ci serve una cuffia adeguata. I cuffioni sbilanciati verso i bassi che vanno di moda ora sono da evitare, meglio scegliere qualcosa come le Audio Technica M50X (159 euro), over hear economiche ma di alta qualità, o regalarci un'esperienza del terzo tipo con i Piano Forte di Final Audio. Grandi al centro e stretti alle due estremità, un po' come una conchiglia, questi auricolari hanno il vantaggio di poter ospitare al loro interno driver più grandi e di fare a meno dei gommini in silicone per bloccarsi nelle orecchie. Il risultato è una qualità da brivido tanto confort e un prezzo estremo (dai 600 ai 2.500 euro circa). Ed eccoci arrivati ai file. Tanti store online vendono ogni tipo di formato ma la diffusione del 4G sta convertendo anche i servizi di streaming. Se Spotify e il neonato YouTube Music Key si fermano agli mp3 da 320 kbps, il loro concorrente Deezer ha già lanciato negli Stati Uniti Elite, l'offerta che per 19,99 dollari al mese offre Flac in qualità CD (16 bit/44.1 Khz). In Italia dovrebbe arrivare a gennaio. Allo stesso prezzo c'è Tidal, un catalogo di 25 milioni di tracce sempre da 16 bit/44.1 KHz che possono anche essere scaricate su tablet e smartphone per l'ascolto offline. La differenza è che nell'offerta sono compresi 75mila video musicali in HD e delle rassegne tematiche per approfondire gli album del momento. La qualità uditiva si accompagna così alla cultura con la C maiuscola. L'unico neo è che per ora è attivo solo in Stati Uniti e Gran Bretagna ma chi sa usare Tor o le VPN potrà accedervi senza intoppi. Ci sono anche 15 giorni di prova gratuiti ma un avvertimento è necessario: una volta sperimentata l'alta risoluzione sarà difficile tornare indietro.
Articolo uscito su nova24 del 23 novembre 2014

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