ricerca per nutrire il food italiano

A Los Angeles, la crescita delle iniziative per l'agricoltura urbana è tanto sostenuta che le autorità locali si sono convinte a intervenire per liberalizzarla. E le tecnologie che servono alle coltivazioni idroponiche, big data compresi, stanno migliorando. Il Mit studia la diffusione globale dell'uso dei droni per la coltivazione. Il Trentino da tempo è dotato di una rete di sensori nei campi per avvertire gli agricoltori dell'arrivo di gelate. Il modo di produrre il cibo è in piena evoluzione. Così come le soluzioni per garantirne qualità e sostenibilità.
In questo numero di Nòva il paginone è dedicato al cibo del futuro, anche grazie alla collaborazione del Future Food Institute. L'argomento sta attraendo una crescente attenzione e generando molte iniziative di informazione e studio anche in vista dell'Expo 2015. Compreso Seeds&Chips, salone del design e dell'innovazione alimentare che nascerà a Milano qualche mese prima dell'Expo. Il problema è chiaro: come si può dare a tutto questo un significato meno legato all'evento e più strategico? Dopo aver perso tanto tempo nei preparativi, l'Expo finalmente si concentra sui contenuti. E poiché il suo compito è quello di proiettare la visione verso il futuro, la sfida di comprendere l'evoluzione della filiera dell'alimentazione al servizio di una sua modernizzazione diventa la sua missione. Che per un paese come l'Italia nel quale il cibo è lavoro, ecologia, cultura, industria, turismo, elaborazione intellettuale, aggregazione sociale, si traduce in una eccezionale opportunità di innovazione.
L'agricoltura e l'alimentare italiano sostengono l'export e l'attrazione di viaggiatori: ma è tempo che investano seriamente nell'innovazione, superando un approccio orientato alle rendite di posizione e in un'ottica di qualità, valore aggiunto, rispetto della cultura, efficienza e sostenibilità. La filiera delle startup e della ricerca universitaria è uno dei campi da coltivare. Grow the planet, Foodscovery e Winefathers sono esempi. La domanda di innovazione dei grandi produttori agricoli e alimentari ne può essere un acceleratore.
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