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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2014 alle ore 14:04.
L'ultima modifica è del 03 dicembre 2014 alle ore 19:20.

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Il ceo di Intel, Brian Krzanich, sulla sinistra della foto, e il ceo di Luxottica, Massimo Vian, sulla destraIl ceo di Intel, Brian Krzanich, sulla sinistra della foto, e il ceo di Luxottica, Massimo Vian, sulla destra

Se internet arriva su tutti gli oggetti, per la capacità di manifattura nei settori forti del made in Italy si apre un’enorme opportunità. Dopo l’accordo con Google, Luxottica si conferma alfiere di questo modello stringendo una partnership con il colosso dei chip Intel. La collaborazione pluriennale di ricerca e sviluppo vuole «coniugare la cosiddetta tecnologia intelligente con prodotti quali occhiali di fascia alta, di lusso e sportivi», recita il comunicato.

Le informazioni su quale tipo di prodotto nascerà dal lavoro congiunto tra Agordo e Santa Clara per il momento si fermano qui. L’obiettivo è però portare sul mercato «prodotti di tendenza, smart e al tempo stesso funzionali e appetibili per i consumatori» nel corso del 2015.

C’è da capire come inciderà la firma tra le due aziende avvenuta al New York Times International Luxury Summit di Miami sul progetto con Google. L’azienda di Agordo spiega che il progetto va avanti. L’impostazione è differente: i Google Glass sono un prodotto già sul mercato dove Luxottica andrà a intervenire sulla componente di design, con il primo risultato tangibile sul mercato già nel 2015, mentre nel caso di Intel si tratterà di una nuova generazione di occhiali ancora da realizzare a marchio Luxottica con componenti Intel.

I Glass di Google, nella versione Explorer, non sono ancora non in vendita in Italia. Il Wall Street Journal ha scritto che presto, già l’anno prossimo, avranno a bordo un chip Intel, anche se mancano conferme. A settembre, invece, il fondatore e presidente di Luxottica Leonardo Del Vecchio aveva detto al Financial Times che avrebbe avuto qualche imbarazzo a farsi vedere in giro con i Google Glass, riferendosi al design, ma la società aveva poi chiarito che si trattava solo di un battuta che giocava con la sua età.

Per Intel si tratta di nuovo tassello nella strategia weareble, che ha a capo Mike Bell, ex vicepresident di Apple. La strategia è allenarsi con aziende leader nel fashion e lifestyle usando tecnologie Intel: nello specifico si tratta della piattaforma Intel Edison con processore Quark. L’azienda californiana ha già siglato accordi con Open Cerimony per la realizzazione di un braccialetto da 450 dollari in vendita solo negli Stati Uniti: ha un display e consente di leggere e mandare messaggi, usare dati di posizione e le notifiche dei social network. Un altro accordo, molto simile a quello fatto con Luxottica, riguarda Fossil: per la realizzazione di orologi intelligenti.

«Lo sviluppo delle tecnologie indossabili sta catalizzando l'interesse di chi investe in innovazione - dice nel comunicato stampa Brian Krzanich, CEO di Intel. - La collaborazione con Luxottica Group unirà i nostri ecosistemi, combinando le tecnologie all'avanguardia, hardware e software di Intel, con il design innovativo e la conoscenza del consumatore propri di Luxottica. Questo connubio di competenze guiderà un'innovazione ancora più rapida, andando oltre il limite del possibile».

«Questo accordo rappresenta un'incredibile opportunità per continuare a innovare e definire ulteriormente il futuro dell'eyewear - ha affermato Massimo Vian, CEO di Luxottica Group. - Insieme a Intel esploreremo le potenzialità delle tecnologie indossabili, spingendoci oltre a quelli che a oggi sono i confini tradizionali dell'occhiale. Guideremo questo nuovo segmento con lo sviluppo di montature intelligenti e funzionali, oltre che belle. Prodotti che i consumatori ameranno indossare».

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