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Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2014 alle ore 06:40.

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a Ambiente urbano smart sì, purché "sostenibile": partiamo da questo concetto e proviamo a declinarlo su quello che dovrà avvenire. Ovvero sul fatto che una smart city per essere tale dovrà contenere i consumi di energia, abbattere inquinamento ed emissioni nocive, riutilizzare risorse preziose come acqua e rifiuti. Inoltre, non potrà definirsi tale se non assicurerà traffico fluido e spazi vitali verdi, sani e accoglienti.
Le soluzioni che rendono possibili queste innovazioni nascono dall'incontro tra le tecnologie digitali (smart) e le innovazioni green, e vanno dall'efficienza energetica alle smart grid, dalla mobilità sostenibile all'open government, dai sistemi di trasporto intelligente e predittivo, all'innovazioni nella gestione dei rifiuti, la riduzione degli sprechi e controllo della qualità del l'acqua.
Dal punto di vista tecnologico il tema sta attirando l'attenzione di startup e sviluppatori e a ben vedere le soluzioni innovative e spesso creative non mancano, tanto da scoprire sul mercato device smart come mai ci saremmo aspettati.
È il caso del cestino dei rifiuti che ti ringrazia quando lo usi. A idearlo quattro studenti che frequentano l'ultimo anno della facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa. Secondo il progetto, il cestino sonoro ha la forma di un vaso di fiori con un girasole sulla sommità. Di giorno il sistema seleziona un messaggio vocale, mentre di notte un timer fa scattare la luce notturna che illumina a giorno il cestino, rendendolo visibile a tutti. Il prototipo al momento è in stand by in cerca di finanziamenti.
È, invece, già realtà la panchina Smart Bench ideata da Canavisia (newco piemontese composta da sei imprese). Già installata in alcuni comuni del Canavese, la panchina rigenera non solo perché ci si riposa dalle fatiche, ma anche perché permette di fare il pieno di energia elettrica. Inoltre, fornisce i collegamenti wifi e sensori per valutare l'aria che tira: temperatura, pressione, umidità, inquinamento della zona circostante.
«Lo stato dell'arte dell'innovazione in Italia conferma che la creatività è ingrediente fondamentale del made in Italy, anche di quello scientifico» è il parere di Gianni Dominici, direttore generale di Forum Pa che organizza Smart city exhibition (prossimo appuntamento metà ottobre 2015), manifestazione che non disdegna di portare alla ribalta novità tecnologiche, come la lampada da tavolo che analizza la qualità dell'aria indoor.
Haladin's (acronimo di Hardware low-cost for air quality detection in indoor space) è un prototipo sviluppato dal centro di ricerca Csp in collaborazione con Csi Piemonte e funge da strumento di controllo, poiché misura i livelli di Voc (Volatile organic compound) e formaldeide e, attraverso tre Led colorati, oltre a calcolare temperatura, umidità e luminosità, fornisce un'indicazione cromatica della qualità ambientale.
Più ne sapremo e meglio ci muoveremo: in questo caso anche le previsioni del tempo potranno fare la differenza nelle città del futuro che sicuramente dovranno scommettere sulla propria capacità di essere resilienti. Nasce per essere di supporto alla protezione civile Srs, strumento di monitoraggio del rischio meteo-idrologico. Messo a punto da Darts Engineering in collaborazione con i dipartimenti Diten e Dicca dell'Università di Genova, il sistema utilizza le infrastrutture di telecomunicazioni già esistenti (parabole satellitari) per l'acquisizione dei dati e la diffusione dei risultati. Segno che tanta intelligenza sta nelle cose che già ci circondano: dobbiamo solo attivarle.
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