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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2015 alle ore 10:52.
L'ultima modifica è del 15 gennaio 2015 alle ore 13:26.

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Xiaomi, il più grande produttore di smartphone cinese, ha finalmente presentato quello che dovrebbe essere il primo vero concorrente dell’iPhone 6 plus. Si chiama Mi Note, diversamente da altri prodotti della casa cinese (come ad esempio il tablet MiPad), non si “ispira” ai prodotti Apple ma, certamente nel nome, punta dritto la famiglia di phablet Galaxy Note della Samsung.

Come è fatto. “Il Mi Note è più leggero e più sottile dell’iPhone” ha dichiarato il presidente di Xiaomi Lei Jun durante la presentazione a Pechino. Entrando più nel dettaglio il telefono ha uno spessore da 6,95 mm, display da 5,7 pollici a 1080p e videocamera da 13megapixel camera. Come cervello ha un processore Snapdragon 801, 3GB di RAM e una batteria potente da 3000 mAh. E’ quindi un telefono di alta gamma, senza guizzi o innovazioni particolari (qui il confronto con gli altri numeri uno e l’analisi). A colpire è certamente il prezzo: 2299 yuan per il modello a 16 Gb, vale a dire 371 dollari, quasi due terzi meno dell’iPhone 6 Plus. Esiste anche il modello Pro con 4Gb di Ram in più e dspaly a 1440p per 520 dollari.

Chi è Xiaomi. Attualmente è il terzo produttore di smartphone nel mondo. Si definiscono una “startup” innovativa che in 10 anni registrato “decine di migliaia di brevetti”. In Asia però sono conosciuti come l’Apple cinese anche per i look dei suoi prodotti molti vicino a quello di Cupertino. Alla fine dell’anno scorso ha raccolto un miliardo di dollari da nuovi investitori che ha spinto la valutazione della società sopra i 45 miliardi di dollari. Il gruppo ha venduto più di 61 milioni di cellulare nel 2014 (+227% rispetto all’anno precedente). Da un punto di vista dei muscoli finanziari non ha nulla per non essere un competitor di Apple e Samsung che controllano il mercato degli smartphone. A differenza di Huawei, attualmente il produttore emergente cinese, è tutto da valutare l’impatto di Xiaomi sui mercati occidentali, estremamente esigenti in fatto di telefonini. Di certo, per i telefonini, è ufficialmente iniziato l’anno del Dragone

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