Giovedì • 10 Settembre 2015 • Aggiornato alle 14:54
|22 marzo 2013
Se Vladimir Putin volesse impressionare favorevolmente il mondo, potrebbe offrire di coprire le perdite che i russi stanno rischiando a Cipro in cambio di trasparenza: i nomi di chi ha scelto di rifugiarsi nell'isola con società e capitali, le fonti delle proprie ricchezze. Perché se in parte la lista dei russi di Cipro corrisponde a quella usata da Forbes per elencare i più ricchi del Paese, è ben più lungo l'elenco che non ha nomi, le società ...
25 marzo 2013 | Commenti (27)
I ministri delle finanze della zona euro e le autorità cipriote hanno raggiunto un accordo intorno alle 3 del mattino che prevede una prima tranche di aiuti per 10 miliardi di euro
Dopo 12 giorni di chiusura, le banche hanno finalmente riaperto. gli sportelli. E sono immediatamente entrate in vigore le restrizioni alle transazioni disegnate dal governo di Nicosia per evitare una fuga di capitali
|26 marzo 2013
Una soluzione, quella del prelievo forzoso in salsa cipriota, che colpisce soltanto due banche: la Laiki Bank e la Bank of Cyprus. Ma che introduce una variabile nuova negli equilibri di una crisi di complessa gestione. Il prelievo "coatto" deciso dalle autorità cipriote sui conti superiori a 100mila euro lascia fuori altri strumenti finanziari per loro stessa natura già esposti al rischio d'impresa e di mercato. Stiamo parlando ovviamente dei ...
26 marzo 2013
Cipro è tutt'altro che un'isola. Senza l'accordo raggiunto domenica notte, Nicosia oggi sarebbe di fatto uscita dall'euro e dietro di sè avrebbe lasciato spalancato un cancello da cui prima o poi sarebbero passati altri Paesi. Tuttavia, proprio perché finanziariamente Cipro non è un'isola, la soluzione individuata – chiusura di banche e pesante tosatura dei depositi – è rischiosa, avrebbe potuto creare una fuga di capitali esiziale da un Paese ...
26 marzo 2013
La bancarotta di Cipro e la sua uscita dall'euro, con imprevedibili conseguenze per l'Eurozona (Uem), è stata fortunatamente evitata. I rischi ci sono stati, anche se il Pil cipriota pesa solo lo 0,18% della Uem in quanto il contagio può partire anche da una piccola infezione. Lo dimostrano le dichiarazioni di sollievo per l'accordo di salvataggio da parte sia delle istituzioni europee che dalle prime valutazioni di media finanziari ...
|22 marzo 2013
Negli uffici di quella banca Lia Chrysanthoi ci ha passato quasi metà della sua vita. Ha visto piovere gli investimenti russi, moltiplicarsi le sedi, crescere i profitti. Lei, funzionario del dipartimento presiti internazionali, qualche volta ha storto il naso quando, sull'onda dell'euforia i top manager decidevano di espandersi in troppi Paesi. ...
|26 marzo 2013
Provvedimento preso per evitare una massiccia fuga di capitali
|22 marzo 2013
La decisione, presa su richiesta della Procura di Roma, riguarda i portali finanziari www.ioption.com, www.eztrader.com, www.bocapital.com, www.tradesmarter.com, www.startoptions.com e www.anyoption.com
|21 marzo 2013
Alle prime avvisaglie della crisi di Cipro l'Abi si è precipitata a sottolineare che le attività italiane nella piccola isola sono come una goccia nel Mediterraneo: meno di un miliardo di euro, appena lo 0,02% degli asset del comparto finanziario tricolore. Ma se non esiste alcun rischio sistemico di «contagio» per l'Italia (almeno sotto questo aspetto) non si può però escludere che nel suo piccolo qualche cittadino del nostro Paese possa subire ...
|22 marzo 2013
NICOSIA - È un dilemma che molti ciprioti non avrebbero mai voluto porsi. Soffrire, accettare duri sacrifici, probabilmente per molti anni, ma restare nell'euro. Oppure cercare rifugio sotto l'ala protettrice di madre Russia, perdendo però quell'autonomia di cui vanno tanto orgogliosi, con il rischio, peraltro, di allontanarsi dall'Europa? ...
|22 marzo 2013
Strane cose continuano ad accadere nell'Eurozona. La più strana e pericolosa di tutte è sempre l'ultima in ordine di tempo: stavolta la crisi di Cipro. Piccolo Paese, infinitesima economia dell'Unione monetaria - lo 0,2% del Pil totale dell'area - ma grandi e a lungo sottovalutati problemi e distorsioni che fanno ancora parlare di reversibilità dell'euro. Ci eravamo dimenticati di Grexit (veramente?) e ora è arrivata Ciprussia. ...
|22 marzo 2013
È successo in Islanda. Poi in Irlanda. Poi ancora a Cipro. Tutti i tre paesi hanno fatto crescere i sistemi bancari, costruendo su essi la loro fortuna. Poi sono collassati. Perché?Facile capire cosa abbiano in comune i tre stati: sono piccoli. Da un punto di vista strettamente economico - politicamente scorrettissimo... - si è detto che hanno dimensioni inferiori a quelle ottimali. Due di essi sono tecnicamente microstati: l'Islanda ha 320mila ...
|22 marzo 2013
Come avviene alle creature poco intelligenti, anche nel pasticcio cipriota c'è stato un repentino disconoscimento di paternità. Nessuno in Europa ammette la responsabilità del progetto di confisca forzosa su tutti i depositi bancari, anche i più modesti. Una proposta che, se ce ne fosse stato bisogno, sta mettendo in pericolo la stabilità dell'area euro e che non sopravviverà alla propria temerarietà. D'altronde la confusione sulle ...
|22 marzo 2013
FRANCOFORTE - La Bce ha impresso ieri mattina una forte accelerazione alla soluzione della crisi di Cipro, annunciando la sospensione della fornitura di liquidità di emergenza alle banche cipriote a partire da lunedì in assenza di un accordo del Governo di Nicosia con l'Ue e l'Fmi. ...
|19 marzo 2013
La vicenda di Lubiana incrocia difficoltà finanziarie, recessione, cattivo governo. Nel 2012, l'economia ha subìto una contrazione del 2,3% a causa di un forte calo della domanda interna e un rallentamento dell'export
