Dalla moda ai campi: Renzo Rosso, Roberto Cavalli e altri imprenditori che investono nell'agroalimentare
L'agroalimentare italiano è un boccone ghiotto per chi vuol investire. Anche per gli imprenditori di settori più o meno "lontani", guidati da passione o interesse verso il buon cibo e il buon vino prodotto in Italia (e apprezzato nel mondo). D'altra parte non è un caso che le esportazioni dell'agroalimentare abbiano raggiunto l'anno scorso un boom storico.
di D.Aq.
1. L'appeal del business nell'agroalimentare / Rosso
Pochi giorni fa, attraverso la società di famiglia Red circle investments, il patron di Diesel è entrato nell'azionariato di EcorNaturaSì, azienda leader nel mercato biologico specializzato, attiva sul mercato con i marchi Naturasì e Cuorebio. Di origini contadine e appassionato di terra e coltivazioni di qualità, Renzo Rosso crede molto in questo settore e già opera con la sua Diesel Farm di Marostica (Vicenza), acquistata nel 1994. Una vera e propria fattoria, con animali, pascoli, ulivi, frutteto, orto e vigneti. I vini prodotti sono il Rosso di Rosso (Merlot, Cabernet), il Bianco di Rosso (Chardonnay) e il pinot Nero. «Credo che un'alimentazione di qualità sia il vero lusso di oggi. E se si riesce a sposare questo con un ritorno a una relazione equa con chi lavora la terra, tutti – ha dichiarato Rosso - ne possono uscire vincitori».
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