Le tappe che hanno portato alle dimissioni del ministro De Girolamo
«Mai, mai e poi mai ho abusato del mio ruolo di deputato». Nunzia De Girolamo ha presentato le dimissioni da ministro dell'Esecutivo Letta nella serata del 26 gennaio, negando ogni coinvolgimento nella sanitopoli sannita (in cui non è indagata). Al centro della vicenda un interessamento per la gestione del bar dell'ospedale di Benevento
5. Dimissioni / Il Gip parla di un direttorio politico-partitico
Nell'ordinanza con cui dispone l'obbligo di dimora per Pisapia, il Gip parla di un «direttorio politico-partitico» che avrebbe condizionato le scelte della Asl. In una delle registrazioni consegnate da Pisapia alla procura (realizzate di nascosto a casa del ministro dimissionario) emergerebbe una riunione in una masseria in cui il ministro avrebbe dato indicazioni su nomine e spostamenti.
«Non esiste – ha dichiarato De Girolamo - alcun direttorio. Non ho mai indicato dirigenti medici o professionisti da nominare. Non ho mai sponsorizzato alcun incarico ai vertici della Asl e, più in generale, in qualsiasi struttura sanitaria pubblica». Il medico Arnaldo Falato mette però a verbale che in occasione del pensionamento di due primari lui disse che bisognava sopprimere quei posti, «ma furono Barone e Papa (due collaboratori del ministro, ndr) a opporsi, volendo gli stessi favorire il subentro nel posto da primario del dottor Giovanni Molinaro». «Respingo con fermezza ogni allusione a miei interessamenti, seppur per interposta persona, per favorire la nomina del dottor Molinaro», ha detto De Girolamo alla Camera.
©RIPRODUZIONE RISERVATA