Accordo fiscale Italia-San Marino, ecco i vantaggi per gli italiani residenti e le imprese
L'uscita di San Marino dai Paesi fiscalmente privilegiati porta con sé diverse conseguenze: i cittadini italiani iscritti all'Aire residenti nella Repubblica del Titano non dovranno più provare di non essere ancora fiscalmente residenti in Italia
di Giampaolo Giuliani
4. Accordo fiscale Italia-San Marino / Come funzionava prima

L'articolo 2, comma 2 bis del Tuir, prevede infatti che i cittadini italiani cancellati dall'anagrafe della popolazione residente che si sono trasferiti in Stati o territori esteri aventi un regime fiscale privilegiato, individuati da decreto del ministro delle Finanze, il decreto del 4 maggio 1999 appunto, si presumono residenti in Italia salvo prova contraria. Sulla base di questa disposizione l'amministrazione finanziaria non è obbligata a dovere provare che un cittadino italiano è ancora residente in Italia, ma è quest'ultimo che per superare la presunzione deve dimostrare l'avvenuto trasferimento all'estero, con il conseguente spostamento del proprio centro di interessi economici sociali. Nei confronti di cittadini italiani iscritti all'Aire e residenti in San Marino si trattava quindi di un onere particolarmente pesante in considerazione delle peculiari caratteristiche geografiche di questo Paese.
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