Barack Obama sperava in un rapporto sull'occupazione stellare, o almeno chiaramente positivo, per distogliere l'attenzione dall'imbarazzante debacle del sistema di sicurezza americano nel mancato attentato del giorno di Natale. Non gli è andata molto bene perché, dopo la grande attesa della vigilia, il dato di dicembre ha dipinto un quadro a tinte chiaroscure. E al presidente americano non è restato che lasciare da parte i toni enfatici e limitare, di nuovo, i danni: «Stiamo ancora andando nella giusta direzione, esploreremo tutte e strade possibili per sostenere le assunzioni».
Parlando dalla East Room della Casa Bianca Obama ha annunciato un piano a sostegno delle tecnologie "verdi" nel settore manifatturiero, con finanziamenti attinti dal Recovery Act per2,3 miliardi di dollari. «Rendere robusto il settore delle energie pulite contribuirà a creare decine di migliaia posti di lavoro in futuro», ha detto Obama, parlando appunto del piano di sostegno a 183 progetti in 43 stati dell'Unione. «La strada per la ripresa non è mai lineare», ha dovuto ammettere suo malgrado il presidente, che forse sperava di potere pronunciare parole capaci di instillare grande ottimismo, ha dovuto ripiegare su un discorso più sottotono. Certo, come ha
sottolineato il presidente del Council of Economic Advisers della Casa Bianca Christina Romer, la media di posti di lavoro persi ogni mese è un decimo rispetto a quella del primo trimestre 2009 (69.000 licenziamenti, contro 691.000), ma non è ancora abbastanza. «Non ci fermeremo finché il contesto non sarà cambiato», ha detto Obama.
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