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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2013 alle ore 06:54.
«Ho sempre detto che ero innocente, le conclusioni delle indagini lo dimostrano: nell'archiviazione c'è scritto che Lorenzo Cola, ex consulente di Finmeccanica, ha fatto delle dichiarazioni, il pm Paolo Ielo ha verificato e ha concluso che, se anche potevano essere verosimili, non c'era alcun riscontro».
Pier Francesco Guarguaglini ha guidato Finmeccanica dal 2002 al 2011, l'ultimo periodo è stato scandito da notizie su indagini giudiziarie, ora concluse con l'archiviazione. In quest'intervista ripercorre la sua vicenda.
Ingegner Guarguaglini, non ha più pendenze giudiziarie?L'unica indagine di cui sono a conoscenza è quella archiviata. Nel luglio 2011 ricevetti una comunicazione del gip Anna Maria Fattori in cui si diceva che il pm Ielo chiedeva la prosecuzione delle indagini per utilizzo di false fatturazioni. Venni così a sapere di essere indagato. Non sono mai stato interrogato dal giudice.
Qual è la posizione giudiziaria di sua moglie, ex a.d. di Selex? È stata rinviata a giudizio.
Mia moglie è indipendente nelle sue decisioni, è bene chiederlo a lei. Arriva la moglie di Guarguaglini, Marina Grossi: «Ho dato mandato ai miei avvocati di valutare il patteggiamento perché questa vicenda ci sta distruggendo la salute. Quando mi sono resa conto che prima di tutto ne soffre mio marito, ho detto basta. È una decisione dolorosa, però la legge dice che il patteggiamento si può chiedere anche quando non si ammette la colpevolezza. Ho 60 anni, questa vicenda potrebbe durare ancora 5-6 anni. Esco logorata, sarebbero anni pesanti».
Torniamo all'ingegner Guarguaglini.
Rimane il capitolo oscuro dei rapporti con Cola, coinvolto in varie indagini, avuti da lei e altri dirigenti. Pensa di aver sbagliato?
Alla luce dei fatti successivi non lo rifarei. Cola è stato utile nell'acquisto della Drs. Con i suoi contatti mi ha garantito l'appoggio di due avvocati vicini alla Cia, li incontrammo allo studio Arnold & Porter a Washington nel dicembre 2007. Le successive vicende di Cola mi hanno indebolito parecchio, ma non ne voglio parlare.
Lei si è dimesso da Finmeccanica il primo dicembre 2011. È vero che l'a.d. Giuseppe Orsi le diceva "il presidente di Finmeccanica non può essere indagato"?
Non mi sono dimesso per le indagini. Il cda di Finmeccanica ha deciso di togliermi i poteri e passare le strategie a Orsi. Potevo restare presidente senza poteri, come tanti. Non l'ho fatto perché non è nel mio carattere e perché ritenevo che le strategie di Orsi fossero diverse dalle mie. Orsi sosteneva che chiunque di Finmeccanica avesse ricevuto un avviso di garanzia avrebbe dovuto dimettersi. Gli dissi: non lo faccio di sicuro ed è bene che tu non lo dica a voce alta.
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