Gli enti di ricerca possono tirare un sospiro di sollievo. Almeno per il passato. Il decreto ministeriale di riparto dei finanziamenti pubblici 2009 è in dirittura d'arrivo. Ma dal 2010 si cambia. Insieme all'assegno, infatti, i 13 organismi pubblici interessati si vedranno recapitare una lettera con cui la titolare dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, li invita a tenere d'occhio i conti. E a prestare attenzione sia alla quantità che alla qualità delle uscite. Proprio mentre il presidente della Camera Gianfranco Fini, inaugurando a Montecitorio la "Giornata di studi marconiana", invita la politica a a «compiere un salto di qualità sulla ricerca passando dalle enunciazioni alle realizzazioni».
Stando alla «bozza» del dm, l'esborso complessivo dello stato per il 2009 è di 1.628 milioni di euro. A cui vanno aggiunti i 14 milioni accantonati a favore della società Sincrotrone di Trieste e altri 232mila euro per la fondazione Centro italiano di studi sull'alto medioevo (Cisam). In sostanza, l'ammontare del finanziamento si conferma sugli stessi livelli dell'anno precedente (1.665 milioni).

Anche stavolta la "fetta" più rilevante di fondi va all'Agenzia spaziale italiana (Asi) con 569,9 milioni di euro a fronte dei 601,1 ottenuti nel 2008. La piazza d'onore spetta sempre al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) con 567,2 milioni (erano 565,9 l'anno prima, ndr). Dell'importo fanno parte le somme destinate a finanziare i progetti già approvati dal Cipe e i 15,7 milioni volti a garantire il rispetto di alcuni impegni internazionali, come i 6 milioni del programma Iter e Broader approach o i 5,3 del laboratorio European syncrotron radiation facility (Esrf). Al terzo posto c'è di nuovo l'Istituto nazionale di fisica nucleare di Frascati (Roma) con 273,7 milioni (8 in meno del 2008). Mentre gli altri 10 enti si spartiranno i circa 200 milioni che restano. In coda alla graduatoria troviamo altri tre organismi attivi nella capitale: l'Istituto nazionale di alta matematica Francesco Severi con 2,6 milioni di finanziamento, il Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche Enrico Fermi (2,1 milioni) e l'Istituto italiano di studi germanici (770.951 euro).

Fin qui le risorse del 2009. Che, secondo la «bozza» del decreto, dovrebbero restare immutate anche nel 2010. Tant'è che, nella redazione del preventivo di quest'anno, gli enti di ricerca potranno conteggiare un contributo pari al 100% di quello relativo al 2009. Fatta eccezione per le "poste" a destinazione vincolata come quelli poc'anzi citati per il Cnr. Nel 2011, invece, l'importo andrà calibrato con gli effetti della riforma varata di recente dal governo (su cui si veda Il Sole 24 ore dell'11 novembre scorso). Riforma che punta, tra l'altro,a snellire la governance e ad attribuire il 7% delle risorse in base al merito, sulla falsariga di quanto già avviene per le università.

Prima di essere inviato alla Corte dei conti per la registrazione e quindi pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, il provvedimento dovrà ottenere la firma del ministro Gelmini. Che dovrebbe arrivare la prossima settimana, insieme a una lettera di accompagnamento con cui la responsabile di Viale Trastevere chiederà agli enti di ricerca due impegni. Innanzitutto, a comunicare entro il 31 marzo una serie di specifiche sui costi sostenuti nell'ultimo triennio (ad esempio su gestione degli immobili, spese di rappresentanza, consulenze auto blu) in modo da individuare gli sprechi, capire se gli obiettivi sono stati raggiunti o meno e recuperare contanti da reinvestire sempre in ricerca. Gli stessi enti saranno poi invitati a inviare proposte e suggerimenti in vista della redazione dei nuovi statuti o regolamenti.

Tutto ciò in attesa del programma nazionale della ricerca 2010-2013 da 10 miliardi. Il documento è pronto (si veda Il Sole 24 ore dell'8 gennaio). Manca solo la tabella con gli stanziamenti destinati alle 18 linee d'azione previste dal piano. Per elaborarla i tecnici dell'Istruzione stanno lavorando gomito a gomito con quelli dell'Economia. E anche su questo punto sono attese novità a breve.

eugenio.bruno@ilsole24ore.com

 

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