Gli italiani che acquistano casa rinunciano sempre di più ad accendere un mutuo. Lo scorso anno, infatti, le abitazioni comprate con un prestito bancario sono state il 53%, cifra elevata, ma in caduta rispetto al 66% registrato nel 2005 segnando un calo di 13 punti.

La discesa - evidenziata in uno studio di Scenari Immobiliari - si trasforma in c aduta libera se si guarda ai dati del Centro-Sud, dove in quattro anni il terreno perso arriva quasi a 20 punti percentuali. Nel Mezzogiorno nel 2009 le case acquistate con prestito sono state solo una su tre.

Secondo il presidente di Scenari, Mario Breglia, i mutui ipotecari restano il metodo di pagamento preferito per chi acquista «prime case, di taglio medio piccolo, con un prezzo che non supera i 250 mila euro. Il 90% delle transazioni che avvengono sul mercato residenziale di valore medio-basso contemplano l'aiuto della banca».

La crisi però ha gelato il settore ma tanti italiani avevano fatto a meno di chiedere un prestito alla banca già dal 2006, da quando cioè le rate sono aumentate , a causa della crescita dei tassi. Secondo Breglia «si è tornati al mercato degli anni Novanta, compra la casa solo chi è più ricco e non ha bisogno di alcun aiuto finanziario per acquistare».

Tuttavia, secondo Scenari Immobiliari, il 2010 vedrà un aumento del numero dei mutui: «La domanda è forte - sottolinea Breglia - e già nella seconda metà del 2009 c'è stato un miglioramento del mercato».

 

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