Un accordo fra Enel Green Power, Sharp e StMicroelectronics porterà a Catania la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici in Italia. L'impianto, che sorgerà nel sito esistente "M6" di StM, nella zona industriale etnea, partirà da una capacità produttiva annuale di pannelli fotovoltaici di 160 MW, che crescerà nei prossimi anni fino a raggiungere i 480 MW. L'investimento per l'avvio della produzione, previsto per l'inizio del 2011, sarà di 320 milioni di euro, finanziato – si legge in una nota congiunta – da capitale proprio da ciascuna delle tre società, con incentivi statali e attraverso project financing.

Il sito catanese sfornerà pannelli fotovoltaici a film sottile a tripla giunzione, indicati per la generazione fotovoltaica su media e larga scala e in grado, rispetto ai normali pannelli fotovoltaici al silicio, di mantenere un livello molto elevato di efficienza energetica nella conversione anche in climi molto caldi. Si tratta, inoltre, di una tipologia di pannello meno esposta alle variazioni del prezzo del silicio grezzo, dato il suo minore utilizzo. La produzione della fabbrica etnea sarà destinata a soddisfare la domanda della regione Emea (Europa, Medioriente e Africa) e in particolare dell'area mediterranea, dove Enel Green Power e Sharp sono già presenti. Alla commercializzazione parteciperà anche Enel.si, specializzata nell'installazione di impianti fotovoltaici sul mercato retail.

La scelta di Catania – spiegano i tre partner – è dovuta sia all'esistenza dell'impianto di StM per la produzione di semiconduttori e alla significativa forza lavoro specializzata, sia alla presenza del centro ricerche di Enel "Conphoebus" dedicato alle fonti rinnovabili e al solare in particolare, sia infine alla posizione geografica che consente di raggiungere agevolmente i mercati target. L'accordo per la fabbrica siciliana fa seguito al Memorandum of Understanding del maggio dello scorso anno con il quale Enel Green Power e Sharp concludevano una partnership strategica nel settore del fotovoltaico, a cui si è unita poi StM. Nel dare vita alla joint venture, ciascuno dei tre partner sottoscriverà un terzo del capitale (un contributo previsto fino a 70 milioni di euro ciascuno, in cash o in asset materiali e immateriali) e deterrà un terzo delle azioni della nuova società. Ma ognuno porterà in dote il rispettivo know-how: Enel Green Power, nello sviluppo del mercato delle fonti rinnovabili a livello internazionale e nel project management; Sharp, nella tecnologia del film sottile a tripla giunzione in produzione da primavera 2010 nella fabbrica di Sakai, in Giappone; StMicroelectronics, nelle capacità manifatturiere, con personale altamente specializzato in settori all'avanguardia tecnologica come la microelettronica.

In particolare, la multinazionale specializzata in semiconduttori potrà convertire e utilizzare il sito "M6", inizialmente destinato alla produzione di memorie e poi "congelato" per ragioni industriali, dove alla fine del 2005 erano stati spesi 369 milioni di dollari. Da parte loro, Enel Green Power e Sharp hanno inoltre sottoscritto un accordo per la creazione di una joint venture paritetica con l'obiettivo di sviluppare entro il 2016 nuovi campi fotovoltaici utilizzando i pannelli prodotti dallo stabilimento etneo.

 

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