Oltre a essere l'unico cantiere al mondo ad aver ottenuto (da Carnival) una commessa per una nave da crociera nel 2009, Fincantieri si aggiudica anche i primi due ordini del 2010, del valore complessivo di un miliardo di euro, battendo in corsa i cantieri tedeschi Meyer Werft, in corsa per la medesima commessa. Il gruppo italiano guidato da Giuseppe Bono e la statunitense Carnival Corporation hanno raggiunto un'intesa per la costruzione di due navi prototipo per il brand Princess Cruises. Il contratto, viene precisato, è subordinato alla definitiva messa a punto degli aspetti finanziari e tecnici dell'accordo. Le nuove navi, ciascuna di 139mila tonnellate di stazza lorda e della capacità di 3.600 passeggeri, entreranno in servizio nella primavera del 2013 e del 2014, e saranno le più grandi finora costruite per la flotta Princess.
«La firma di questo accordo - afferma Bono - ci rende orgogliosi e ottimisti. Stiamo dimostrando di essere sempre più protagonisti anche in questo momento di crisi, avendo acquisito nel 2009 l'unica nave da crociera ordinata e, ora, avendo finalizzato, sempre con il gruppo Carnival, quest'accordo».

Trattandosi di prototipi, aggiunge Bono, «è auspicabile che nei prossimi anni altre navi di questa "famiglia" potranno seguire in numero consistente. Sono sicuro che il sistema Paese ci darà ancora il proprio supporto. Sono, infine, convinto che Fincantieri, consolidando la propria leadership mondiale nel settore, al termine della crisi potrà essere più forte di prima». Anche il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, esprime soddisfazione per l'intesa: «L'accordo, che conferma l'eccellenza di Fincantieri, grande simbolo della tecnologia e dello stile italiani - sottolinea - è stato reso possibile dall'impegno del management, guidato dall'a.d. Bono e anche dall'azione del sistema Paese che, quando si muove in maniera coordinata, riesce a raggiungere risultati importanti. Ci auguriamo che questi risultati, insieme all'attività del tavolo della cantieristica che si riunisce domani (oggi per chi legge, ndr) al ministero dello Sviluppo economico, assicuri un futuro di sviluppo a tutti i cantieri italiani».

La commessa, come si è accennato, ha un valore di circa un miliardo di euro e si aggiunge a quella da 500 milioni, per l'altra nave Carnival, ottenuta a dicembre. Si arriva, dunque, alla somma di 1,5 miliardi, pari a quella del finanziamento per Fincantieri attivato, sempre a dicembre, dalla Cassa depositi e prestiti, con un'operazione di export-banca compiuta sotto la garanzia di Sace. I nuovi ordini rappresentano una linfa vitale per l'azienda di Bono. A seguito della crisi mondiale, infatti, il comparto delle costruzioni navali nel suo complesso ha subito, nel 2009, un crollo dell'85% della domanda rispetto al 2008 e il segmento crocieristico, interamente appannaggio dei cantieri europei, è passato dai 16 ordini del 2007 ai 3 del 2008. Nel 2009, poi, la domanda armatoriale si è completamente azzerata; unica eccezione, la commessa a Fincantieri. L'accordo siglato ieri dà respiro al gruppo italiano, che è stato costretto ad avviare cicli di cassa integrazione per 700 dipendenti, anche sotto il profilo sindacale. «Questo risultato - spiega Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm e responsabile del settore cantieristica - premia la caparbietà dell'azienda nei confronti di una concorrenza sempre più spietata. In questo momento di forte difficoltà e instabilità dei mercati, le commesse permettono di mantenere un livello eccellente di produzione e stabilità occupazionale in tutti gli stabilimenti del gruppo». Soddisfatto anche Giorgio Cremaschi della Fiom. «L'accordo – spiega – è un riconoscimento al valore dei lavoratori del gruppo».

Le due nuove navi segnano un'avvisaglia di ripresa del mercato. Un segnale in linea con quanto registrato nel recente rapporto della Cruise lines international association: nonostante l'anno difficile, il numero dei crocieristi nel 2009 è aumentato del 3,4% sul 2008, sfiorando i 13,5 milioni. Inoltre è salito del 23,5% il numero dei crocieristi europei. Il rapporto prevede, infine, per il 2010, un incremento di passeggeri del 6,4%, con il superamento della quota di 14 milioni di crocieristi.

 

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