«L'accordo raggiunto oggi segna un punto di svolta nella presenza della Fiat e della Chrysler sul mercato russo - ha commentato Sergio Marchionne - Si tratta di una della più grandi alleanze siglate dal nostro gruppo, in uno dei mercati a più alto potenziale. Questa partnership si inserisce nella strategia di rafforzamento internazionale di Fiat e di Chrysler e ci permetterà, allo stesso tempo, di valorizzare il know-how delle nostre aziende, espandere la loro presenza geografica, aumentare l'offerta di prodotti e contenere i costi».
La capacità produttiva della nuova joint venture arriverà fino a 500mila veicoli l'anno entro il 2016. Sul mercato russo saranno commercializzati nove nuovi modelli (segmenti C, D, Suv), sei dei quali saranno prodotti su una nuova piattaforma globale Fiat-Chrysler. Almeno il 10% dei veicoli prodotti sarà destinato all'esportazione. Il progetto verrà localizzato a Naberezhnye Chelny, a 1000 chilometri da Mosca. L'attuale stabilimento Sollers sarà ampliato con nuovi impianti produttivi e un parco tecnologico per la produzione di componenti.
Il progetto comprende tutti gli aspetti-chiave del ciclo di produzione ad alto valore aggiunto. L'accordo prevede che la percentuale di componenti di produzione locale, inclusi motori e cambi, non sia inferiore al 50% e che venga creato un nuovo parco tecnologico. Si prevede che il Governo russo supporti l'attuazione del progetto attraverso l'erogazione di prestiti agevolati a lungo termine che coprano l'intero ammontare degli investimenti stimati in 2,4 miliardi di euro.
L'accordo russo di Fiat porta a un'espansione di rilievo a livello internazionale del Lingotto e rafforza la strategia di globalizzazione. Mezzo milione di vetture rappresentano poco meno della metà dell'intera produzione di auto in Italia e corrispondono al 12,5% degli obiettivi di Marchionne, che con l'operazione Chrysler mira a creare un gruppo automobilistico capace di produrrre quattro milioni di unità all'anno. In Russia, il focus sarà soprattutto su Suv e fuoristrada dove Fiat può dire finalmente dire la sua avendo "ereditato" uno dei brand più forti del settore 4x4: Jeep. Ma la Russia è ora anche terra di conquista per le grandi berline dove, con la piattaforma 300C, il Lingotto ha una valida base per vetture a trazione posteriore di elevata caratura.

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