Nuovo, forte calo per la fiducia dei consumatori italiani. Nella consueta indagine mensile dell'Isae, l'indice di riferimento a febbraio scende di quasi quattro punti (da 111,6 a 107,7), tornando in prossimità dei valori dello scorso luglio. A peggiorare, spiega l'Istituto di studi e analisi economica, sono soprattutto le valutazioni sulla situazione del paese, il cui indice si deteriora da 88,5 a 79 avvicinandosi ai valori dello scorso maggio. Scendono anche gli indicatori relativi alle attese a breve termine (da 101 a 96,5), ai giudizi sulla situazione corrente (da 119,3 a 116,3) e alle valutazioni sulla propria situazione personale (da 123,4 a 122).

In particolare, come lo scorso mese ma con maggiore intensità, viene evidenziato che le indicazioni più sfavorevoli provengono dalle opinioni sia riguardo alla situazione del paese (soprattutto ai giudizi) sia al mercato del lavoro. I consumatori inoltre confermano la percezione di nuovi aumenti dei prezzi negli ultimi dodici mesi: per il secondo mese consecutivo prevalgono quanti li ritengono aumentati («molto» o «abbastanza») rispetto a coloro che li stimano invece «stabili» o «diminuiti», con il saldo che passa da 5 a 9, sui massimi dallo scorso giugno. Le attese a breve termine, pur restando ancora negative, risalgono marcatamente rispetto alla scorsa rilevazione.

A livello territoriale, la fiducia scende in tutte le zone d'Italia, con maggiore intensità nelle regioni del Nord, soprattutto nel Nord-Est, mentre nel Centro si rileva la flessione di minore intensità.

 

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