La produzione industriale nel 2009 è diminuita del 17,4% rispetto al 2008. Lo comunica l'Istat, precisando che il calo corretto per gli effetti di calendario è stato del 17,5%.
Si tratta della diminuzione più forte dal '91, primo anno di confronto delle serie storiche.

A dicembre il calo è stato dello 0,7% rispetto a novembre e del 2,3% rispetto a dicembre 2008. Su base mensile il calo corretto per gli effetti di calendario è del 5,6%.

Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie registrano variazioni congiunturali positive per i beni di consumo (+1,7% per il totale, +2,2% per i beni non durevoli, una variazione nulla per i beni durevoli) e per i beni intermedi (+1,2%). Variazioni negative riguardano invece i beni strumentali (-1,6%) e l'energia (-0,2%). A novembre il dato congiunturale era stato pari al +0,2% mentre quello tendenziale aveva evidenziato un calo del 5,2%.

L'analisi per settore attività economica segnala a dicembre, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, variazioni positive nei settori dei prodotti chimici (+7,8%), dell'attività estrattiva (+5,6%), delle industrie alimentari (+3,6%) e dei prodotti farmaceutici (+3,2%). Le diminuzioni maggiori si sono registrate per la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-14,5%), per i macchinari e attrezzature n.c.a (-14,4%), per la metallurgia e prodotti in metallo (-13,7%). Nel confronto tra la media dell'intero anno 2009 e quella del 2008, l'unica variazione positiva ha riguardato i prodotti farmaceutici (+2,8%). Le variazioni negative più marcate si sono registrate nei settori della metallurgia e prodotti in metallo (-29,1%), dei macchinari e attrezzature n.c.a (-28,7%) e delle apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (-26,8%).

Il comunicato dell'Istat

 

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