A Ferrero, Pirelli, Barilla, Parmalat, Indesit Company e Valentino quest'anno si aggiunge Perfetti Van Melle (Cremonini, presente nel 2009, lascia, invece, la classifica).
Ferrero, in particolare, passa dal 100° al 90°posto, prima tra le italiane, davanti a Pirelli (è scesa dall'86° al 110° posto). Barilla guadagna 7 posizioni (dal 123° al 116°), il Gruppo Parmalat 4 (dal 129° al 125°posto), Indesit Company arretra di 13 (dal 144° al 157° posto), Valentino avanza di 17 (dal 237° al 220° posto). Perfetti Van Melle è al 238° posto.
Quest'anno ben 44 aziende su 222 hanno accusato perdite e 88 imprese tra le top 250 un calo del tasso di crescita delle vendite. Le aziende del settore si sono trovate a fronteggiare uno scenario estremamente competitivo, visto che la crisi economica ha causato una contrazione della domanda dei beni di consumo. Le aziende produttrici di abbigliamento, prodotti per la casa ed elettronica sono state colpite duramente dai tagli della spesa dei consumatori. Solo quelle dell'alimentare sono riuscite a contenere gli effetti della crisi (basta guardare le performance delle sette italiane in classifica, con Perfetti, Parmalat, Barilla e Ferrero in crescita).
Secondo il rapporto Deloitte, le 250 aziende in classifica sono però cresciute a un tasso del 4,8% per un fatturato totale pari a 3.200 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 3.000 miliardi del 2007.
Anche l'andamento dei profitti è stato negativo con -0,3%, rispetto al +4% dell'anno scorso. In ogni caso i paesi europei registrano nel loro complesso buone performance, con una crescita delle vendite pari al 5,7 per cento.
In particolare, ben 11 aziende britanniche hanno superato la media, con un +9,6% rispetto al 7,9% dell'anno precedente, ottenendo il più alto livello di margini di profitto.
A livello globale, tuttavia, è l'America Latina ad aver realizzato nel complesso il maggiore tasso di crescita, chiudendo l'anno con un +30 per cento.
Il Brasile è presente nella classifica delle 50 aziende a maggior crescita con la JBS S.A. (114,5%) e la Perdligo (71,8%).
Gli Stati Uniti vantano 92 aziende in classifica, che realizzano il 35,9% del fatturato totale. Hewlett Packard diventa la numero uno della classifica, relegando il gruppo coreano Samsung al ruolo di primo inseguitore a causa del deprezzamento del won coreano rispetto al dollaro americano.


Le aziende italiane produttrici di beni di consumo in classifica | |||||
Azienda | posizione 2010 | posizione 2009 | ∆ nelle posizioni | FY08 Net Sales (US$mld) | FY08 % di crescita delle vendite |
Gruppo Ferrero | 90 | 100 | 10 | 9.319 | 8,20% |
Pirelli & C. Spa | 110 | 86 | -24 | 6.857 | -28,40% |
Barilla Spa | 116 | 123 | 7 | 6.359 | 1,80% |
Gruppo Parmalat | 125 | 129 | 4 | 5.754 | 1,20% |
Indesit Company | 157 | 144 | -13 | 4.642 | -8,20% |
Valentino | 220 | 237 | 17 | 3.247 | 2,80% |
Perfetti Van Melle | 238 | - | New entry | 2.901 | 7,60% |
Fonte: Deloitte |
Le prime 10 aziende produttrici di beni di consumo al mondo | ||||
Azienda | Paese | posizione | Fatturato FY08 (US$mil) | % Crescita del fatturato FY08 |
Hewlett-Packard Company | USA | 1 | 118.364 | 13,50% |
Samsung Electronics | Corea del Sud | 2 | 112.804 | 23,10% |
Nestle SA | Svizzera | 3 | 101.823 | 2,20% |
Procter & Gamble | USA | 4 | 79.029 | -5,40% |
Panasonic Corporation (formerly Matushita Electrical Industrial Co., Ltd) | Giappone | 5 | 77.655 | -14,40% |
Nokia Corporation | Finlandia | 6 | 74.612 | -0,70% |
Sony Corporation | Giappone | 7 | 71.101 | -13,30% |
Japan Tobacco Inc. | Giappone | 8 | 68.323 | 6,60% |
Toshiba Corporation | Japan | 9 | 66.545 | -13,20% |
Philip Morris International Inc. | USA | 10 | 63.640 | - |
Fonte: Deloitte |
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