Quasi 200 milioni di euro: a tanto ammonterebbe l'indotto generato dal Salone del mobile e dagli eventi collaterali a Milano per un totale di oltre 255 milioni in tutta la Lombardia. A beneficiare della settimana dedicata a mobile e design saranno soprattutto alberghi, ristoranti e imprese di installazione, ma anche negozi e tassisti. Secondo le stime dell'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, infatti, nel solo capoluogo lombardo più di 80 milioni di euro saranno spesi per l'alloggio, quasi 75 milioni tra ristoranti, shopping e trasporti mentre oltre 31 milioni andranno nelle attività di installazione degli eventi.
«Il Salone internazionale del Mobile – afferma Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza –, con tutte le altre iniziative legate al design, possiede un valore che non si esaurisce nel mero indotto economico, ma diventa anche il simbolo di come Milano, la Brianza e la Lombardia si posizionino con un ruolo centrale e trainante su questo tema. L'evento rappresenta un'occasione in più per favorire la ripresa, che passa attraverso la qualità, la capacità di innovare, di essere globali e di puntare sulla formazione dei giovani, gli anarchici della creatività».

Soddisfatti i ristoratori: l'andamento delle prenotazioni alla vigilia dell'evento fa ben sperare per una chiusura positiva. «Al momento – dichiara Alfredo Zini, presidente dei ristoratori dell'Epam-Unione del commercio di Milano – registriamo un incremento del 10-15% di prenotazioni e ci aspettiamo una crescita del 5-10% delle presenze nei ristoranti durante il Salone. Il che è molto positivo anche se il limite di spesa scende e si attesta tra i 35 e i 60 euro sia per pasti nei locali sia per catering e buffet. Certo sono avvantaggiate le strutture che si trovano in zone nevralgiche come i Navigli, zona Tortona, corso Como, Garibaldi, ma gli eventi collaterali negli ultimi anni si stanno spostando anche in altre aree come l'Isola».
E proprio nell'area a maggiore concentrazione di iniziative a partire dal Fuori Salone, via Tortona e dintorni, sta aumentando il numero di imprese direttamente o indirettamente coinvolte dai Saloni: secondo la Camera di commercio di Milano nel 2009 sono aumentate del 5,8% le attività professionali di design, architettura, progettazione e pubblicità con una quota del 24,2% sul numero totale delle imprese dell'area; del 31,3% le attività immobiliari (il 12,2% del totale delle imprese) e del 6% le attività di commercio al dettaglio (pari al 7,3% sul totale).
Non si sbilanciano gli albergatori. «Le richieste ci sono, ma sono arrivate più lentamente rispetto agli anni passati – spiega Alberto Sangregorio, presidente dell'Associazione albergatori Milano –. Diciamo che le prenotazioni sono arrivate negli ultimi quindici giorni non prima e non c'è ancora il tutto esaurito tranne che per le giornate clou. La tendenza è, comunque, a scegliere l'hotel non solo in base alla vicinanza alle zone maggiormente interessate dagli eventi del Salone: per risparmiare si va anche in periferia o fuori».

Tutto esaurito invece all'hotel Principe di Savoia per il quale il Salone del mobile si conferma «la fiera più importante per il nostro business» fanno sapere dall'hotel e spiegano che «il trend generale, che si conferma anche per i prossimi cinque giorni, è di una crescita di ospiti da Russia e Medio Oriente, una ripresa degli inglesi e un calo degli americani. Le prenotazioni per il Salone sono arrivate con molto anticipo, mediamente di un mese e mezzo».
Non aspettavano altro che la liberalizzazione dei turni disposta dal Comune di Milano, infine, i tassisti. «Già da oggi (ieri, ndr) le chiamate sono in forte aumento e da domani ci aspettiamo il boom – racconta Sergio Salviato, responsabile di sala radio di Taxi Blu –. Speriamo che vada bene come gli altri anni. Se non lavoriamo durante il Salone c'è da preoccuparsi».

 

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