Risultato operativo in crescita nel 2010 per Assicurazioni Generali. Il gruppo triestino stima di raggiungere un risultato operativo nella forchetta dei 3,6-4,2 miliardi, a fronte del 3,7 miliardi del 2009. L'indicazione è contenuta nei lucidi di presentazione dei risultati agli analisti e al mercato. In particolare nei rami vita l'utile operativo atteso nel 2010 é di 2,2-2,6 miliardi (da 2,5 miliardi nel 2009) mentre nei danni la previsione é di 1,4-1,8 miliardi (da 1,3 miliardi). Le attese, precisa la presentazione, possono essere influenzate da catastrofi naturali e dalle condizioni dei mercati finanziari. Con il 2010 il risultato operativo di Generali dovrebbe tornare ad avvicinarsi sui livelli record del 2007, prima della crisi. Nel ramo vita la forchetta di 2,2-2,6 miliardi si avvicina infatti ai 2,7 miliardi realizzati nel 2007 e nei danni l'attesa di 1,4-1,8 miliardi non è troppo lontana dai 2 miliardi del 2007 (cui era seguito un risultato operativo di 2,1 miliardi nel 2008). A livello totale, compreso quindi oltre all'attività vita e danni anche i servizi finanziari, le spese di holding e gli adeguamenti di consolidamento, i 3,6-4,2 miliardi attesi per il 2010 segneranno un calo nell'ordine del 13-25% rispetto ai 4,8 miliardi del 2007, che erano stati seguiti da un utile operativo di 3,9 miliardi nel 2008 e dai 3,7 miliardi del 2009.

Il gruppo ha contabilizzato svalutazioni totali nette (impairments) per 1,69 miliardi, contro i 5,04 miliardi del 2008. I lucidi della presentazione precisano che le svalutazioni sono relative per 1,1 miliardi a titoli azionari (da 3,71 miliardi), per 67 milioni a titoli di reddito fisso (da 592 milioni), per 267 milioni dall'immobiliare (da 70 milioni) e per 250 milioni da altri investimenti, tra cui controllate e partecipate (da 660 milioni). In particolare le svalutazioni operative nette sono ammontate a 998 milioni (da 3,13 miliardi) e quelle non operative a 694 milioni (da 1,91 miliardi).


Perissinotto: ripresa «molto solida»
«L'andamento degli ultimi due trimestri e i primi dati che abbiamo visto di gennaio e febbraio testimoniano una ripresa molto solida» ha detto l'ad di Generali, Giovanni Perissinotto, nel corso della presentazione agli analisti. Inoltre la ripresa economica, l'aumento delle tariffe e il
miglioramento dell'efficienza nella sottoscrizione e nella liquidazione dei sinistri, che si potranno sentire con un ritardo, determineranno una solida ripresa dell'andamento operativo nel corso del 2010. Da qui la previsione di un utile operativo di 3,6-4,2 miliardi nel 2010. «Ci aspettiamo che i prossimi anni mostrino solidi risultati, caratterizzati da una minor volatilità e da un più elevato trend di lungo termine», ha concluso Perissinotto.
E ancora, in un contesto che si delinea complesso per il settore assicurativo, «il gruppo Generali avrà il vantaggio di essere sempre stato prudente e conservatore e la crescita verrà all'innovazione, nel trovare nuove nicchie e mercati e nel mirare a una maggiore soddisfazione dei clienti» ha aggiunto Perissinotto presentando i conti 2009, e ha sottolineato che «le opportunità verranno selezionate con attenzione e ottimizzando la redditività piuttosto che le dimensioni». Una regolamentazione che comporti una maggiore trasparenza era necessaria da tempo, tuttavia, «se dovesse prevalere una normativa troppo restrittiva, la capacità di crescita
dell'industria assicurativa e di offrire protezione di lungo termine ne risentirebbe», ha anche rilevato Perissinotto. Le Generali, «che hanno una patrimonializzazione e una solvency
forti, sono pronte ad affrontare queste sfide», tuttavia - ha aggiunto l'a.d - «non bisogna ingannarsi sul fatto che un completo trattamento mark to market delle passività assicurative assieme a un approccio restrittivo a Solvency 2 obbligherà il settore ad adattarsi» in materia di garanzie e di prodotti e «lo obbligherà anche ad essere molto più conservativo nel valutare opzioni di crescita esterna a fronte di condizioni di costo del capitale molto più esigenti».

Il gruppo Generali ha ottenuto 100 milioni di euro di benefici in più a un totale di 1,27 miliardi dal piano strategico 2007-2009. Lo ha sottolineato l'ad Sergio Balbinot, in conference call, ricordando che l'obiettivo era 1,17 miliardi. Nel dettaglio i programmi di gruppo hanno contributo per 904 milioni (835 previsti) e le iniziative nei singoli Paesi per 369 milioni (da 340). L'impatto è stato sui margini tecnici per 548 milioni, sul reddito da investimenti per 200 milioni e sulle spese per 525 milioni. Tagli aggiuntivi per 51 milioni hanno portato i risparmi totali per 576 milioni.

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