Giornata interlocutoria anche per le piazze europee. L'accordo sugli aiuti alla Grecia ha spinto agli acquisti nella prima parte della mattinata. I guadagni si sono tuttavia ridotti gradualmente nel corso nel corso della giornata. Non considerando il rimbalzo di Atene, la sola eccezione è Milano. Piazza Affari è l'unica tra le grandi a chiudere in positivo: il FTSE IT All Share ha guadagnato lo 0,8%. Resiste il FTSE 100 di Londra, che guadagna lo 0,2%. Poco mossi il Cac40 di Parigi (-0,04%) e il Dax30 di Francoforte (+0,02%). Come accennato, Atene ha chiuso in deciso rialzo (+3,5%) in vista del prestito deciso dall'Eurogruppo. Bene, in particolare, il settore bancario dove si sono registrati rialzi superiori anche al 10% con Eurobank a +11,3% e Piraeus a +9,3%.
A Piazza Affari Telecom Italia conferma un guadagno dell'1,86% nel pomeriggio del cda su conti e piano mentre domani ci sarà la presentazione a stampa e analisti. Positivi i bancari, anche di riflesso al miglioramento della situazione greca. Intesa Sanpaolo a +1,82%, Banco Popolare +0,77%, Unicredit +2,26%, in attesa del cda di domani che dovrebbe dare il via libera al piano di riorganizzazione. Nell'energia scende A2a (-1,13%), sale Saipem (+1,70%), fermi gli altri. Bene Impregilo (+1,27%) sale Fiat (+0,67%). Nei media perde L'Espresso (-0,78%). Dopo i rally delle scorse settimane, Prysmian perde il 2,02%. Sul resto del listino balzo della Roma(chiude a +4,99% ma durante la seduta tocca anche il +8%) che nell'ultima giornata di campionato ha conquistato il primato in classifica.
Euro in rialzo ma sotto i massimi per alcuni realizzi intervenuti quando è apparso chiaro che il mercato non aveva sufficiente propellente per scalare la soglia di 1,37 dollari. A sostenere la valuta contribuisce soprattutto il denaro liberato dall'intesa raggiunta dall'Eurozona sulle modalità del prestito alla Grecia. A metà seduta l'euro quotava 1,3595 $ (1,3488) dopo un top a 1,3692. Tonica la sterlina, debole lo yen.





©RIPRODUZIONE RISERVATA