La Francia e la Germania intendono presentare domani prima del consiglio europeo di Bruxelles una serie di «proposte concrete» per evitare il fallimento della Grecia. È quanto ha indicato una fonte vicina al presidente francese, Nicolas Sarkozy, al sito Internet del quotidiano «Le Monde». «Non possiamo abbandonare la Grecia», ha sintetizzato la fonte.

In particolare, spiega «Le Monde», Parigi punta ad una «azione comune» della coppia franco-tedesca fatta di iniziative bilaterali a favore di Atene. «L'idea è che ci sia un forte impegno franco-tedesco, il che non impedisce di avere anche delle decisioni al livello dei Ventisette», spiega la fonte. «Il problema - aggiunge - è che tra i 27 ci sono anche la Grecia, il Portogallo, la Spagna, che sono dei Paesi attaccati. Sarebbe curioso che questi Paesi finanzino il salvataggio della Grecia». Inoltre, sempre secondo la stessa fonte vicina a Nicolas Sarkozy, «sarebbe per esempio difficile emettere delle obbligazioni europee» a favore di Atene. Infine, conclude «Le Monde», l'Eliseo non intende chiedere un aiuto finanziario al Fondo monetario internazionale (Fmi) ma non esclude il suo intervento in veste di esperto.

In serata il primo ministro spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, presidente di turno dell'Unione ha confermato che i Paesi europei, in particolare quelli della zona euro, «sosterranno» la Grecia di fronte alla crisi di bilancio senza precedenti che attraversa. «Occorre sostenere la Grecia, è evidente. E sono l'Europa e l'Eurogruppo che lo faranno», ha dichiarato ai giornalisti arrivando a una riunione di responsabili socialisti europei a Bruxelles, alla vigilia del vertice.

Dopo i ministri Finanziari dell'area euro, anche i governatori del Consiglio direttivo della Banca centrale hanno tenuto un consulto per teleconferenza sul caso Grecia. Lo riporta Dow Jones, mentre a questione del dissesto dei conti della penisola ellenica, e di possibili aiuti da parte di alcuni paesi - come Germania e Francia - o di tutta la Ue, verrà esaminato dal vertice informale dei capi di stato e di governo dell'Unione convocato dal presidente Herman Van Rompuy. Altre indiscrezioni di stampa, di un quotidiano tedesco, riferiscono che Berlino vorrebbe nominare il vice presidente della Bce, il greco Lucas Papademos, quale "supersorvegliante" speciale dellaUe sulle misure di risanamento promesse da Atene. Intanto segnali positivi sono giunti propio dai conti ellenici. Il disavanzo di bilancio è calato a gennaio, a 818 milioni di euro contro 1,34 miliardi dello stesso mese di un anno prima, a riflesso di un aumento delle entrate e di un calo della spesa. Quest'anno il governo intende ridurre di 4 punti l'incidenza del deficit rispetto al Pil, dal 12,7 per cento stimato sul 2009. Martedì il rientro anticipato del presidente della Bce Jean-Claude Trichet dall'Australia aveva fatto ipotizzare un "board" straordinario dell'istituto centrale, poi smentito da una portavoce dell'Eurotower.

Il Trattato Ue impedisce salvataggi finanziari attraverso la banca centrale dei paesi Eurozona e prevede interventi solo in casi eccezionali «che sfuggono al controllo dello stato membro». Tutto si può dire tranne che le autorità greche non abbiano responsabilità per quanto sta accadendo. Di che cosa potrà trattarsi non é chiaro. Secondo Radiocor, circolano diverse ipotesi tra cui spicca l'assicurazione (pubblicamente espressa) che la Grecia sarà sostenuta se necessario al momento delle emissioni di titoli del debito pubblico per dare certezza al mercato che queste non saranno un salto nel vuoto. Si parla di non meglio specificati prestiti e garanzie di credito cui ricorrere in caso di stress sul mercato. Più a medio termine, é sempre attuale la possibilità di anticipare quanto spetta alla Grecia dei fondi europei e eventuali interventi della Bei, che però devono essere legati a progetti specifici.

Il «dossier greco» diventa così il primo e più urgente argomento all'ordine del giorno della riunione. I 27 capi di Stato e di governo erano stati invitati alla Biblioteca Solvay per parlare di strategie economiche di ampio respiro, la cosiddetta strategia Europa 2020, oltre che di clima dopo la conferenza di Copenhagen e del disastro di Haiti: ma l'emergenza greca, con le annesse preoccupazioni per altri possibili problemi nell'area euro, ha preso il sopravvento stravolgendo l'agenda nelle ultime ore. (P. F.)

Studio tedesco: « Berlino non può aiutare Atene, perché la legge lo vieta»
BLOG / Una soluzione «all'americana» per la Grecia ? (di Beda Romano)
SONDAGGIO / Siete per il default o per il salvataggio della Grecia?
Berlusconi: «Nessun veto di Berlino per Draghi alla Bce»
TITOLI DI STATO / Bene l'asta bot tiene il Portogallo