Il trasporto marittimo dal porto ateniese del Pireo oggi è paralizzato da uno sciopero contro l'annuncio del governo di voler liberalizzare il cabotaggio delle navi da crociera battenti bandiera non europea.
La Federazione panellenica dei lavoratori marittimi ha deciso la sospensione per 24 ore delle partenze di tutte le navi battenti bandiera greca denunciando le conseguenze per l'occupazione. Una protesta simile è in programma in occasione della festa del primo maggio. A mezzogiorno la protesta aveva bloccato l'imbarco di circa mille passeggeri. La polizia non è intervenuta. Il governo vuole evitare lo scontro con i sindacati.

Cosa prevede la liberalizzazione
La legge greca attualmente impedisce alle grandi navi passeggeri non europee di iniziare e terminare una crociera da un porto ellenico. La revisione legislativa, annunciata dal premier Giorgio Papandreou, si ritiene possa portare maggiori introiti annuali per 800 milioni di euro a beneficio del settore turistico, colpito sensibilmente dalla crisi globale. Il provvedimento contro cui protestano i marittimi, dunque, non è collegato direttamente con le pesanti misure di tagli alla spesa pubblica che il governo greco ha dovuto varare nelle scorse settimane nel tentantivo di rimettere in equilibrio i conti. Misure che, per ora, non sono state sufficienti a tranquillizzare i mercati e a frenare la speculazione che ha spinto i rendimenti sui bond decennali del paese mediterraneo sopra il 9%. Si tratta, in ogni caso di una delle tante riforme strutturali che il governo vorrebbe realizzare per rivitalizzare l'economia.


La protesta dei marittimi fa seguito a quella della scorsa settimana da parte di lavoratori del porto del Pireo iscritti al sindacato comunista Pame, in coincidenza con lo sciopero di 24 ore dichiarato dal sindacato dei dipendenti pubblici, Adedy, contro il piano di austerità.

Martedì manifestazioni contro la decisione del governo di ricorrere agli aiuti Ue-Fmi sono state convocate dal sindacato del settore pubblico, Adedy. Una parziale paralisi dei trasporti urbani è egualmente prevista per domani a causa di una dimostrazione annunciata dai dipendenti del settore che sospenderanno il lavoro dalle 11.00 alle 17.00 locali.
Il sindacato del settore privato, Gsee, che non ha partecipato alle ultime proteste, sta valutando se dichiarare un nuovo sciopero nazionale di 24 ore, verosimilmente all'inizio di maggio.

 

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