La marea nera riversatasi nel Golfo del Messico dopo l'esplosione di una piattaforma offshore della Bp «è una catastrofe senza precedenti» e la compagnia petrolifera britannica «pagherà»: lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, giunto in Louisiana per visitare le zone colpite.

«Credo che gli americani si rendano conto che siamo di fronte ad una catastrofe ecologica forse senza precedenti: le cose siano chiare, la Bp è responsabile di quanto accaduto. Ma, come Presidente, non risparmierò alcuno sforzo per affrontare questa crisi», ha concluso Obama. Poco dopo la conferma del gruppo petrolifero britannico. L'amministratore delegato della British Petroleum, Tony Hayward, ha dichiarato che la compagnia è «assolutamente responsabile» per la ripulitura del disastro della marea nera nel Golfo del Messico.

La autorità federali statunitensi hanno vietato la pesca dal delta del Mississippi fino alla Florida. Il disastro non potrà venire arginato prima di almeno una settimana, secondo quanto reo noto da Bp. Si tratta dello scenario più ottimistico, dato che si basa su una tecnica di recupero del greggio utilizzata fino ad ora in acque basse e mai su un pozzo situato ad oltre 1.500 metri di profondità; se non dovesse funzionare, occorrerà scavare un secondo pozzo che tagli fuori il primo, operazione che potrebbe portare dei mesi.

La marea nera minaccia anche il delta del Mississipi
Stato di emergenza in Florida Obama ordina un'inchiesta
La Casa Bianca ci ripensa. Verso blocco trivellazioni off shore
Le trivellazioni in fondo al mare arrivano anche in puglia
Un ecosistema che rischia di scomparire
VIDEO / La marea nera raggiunge le coste degli Stati Uniti
La marea di petrolio vista dal satellite
VIDEO / I robot al lavoro
Onda nera nel Golfo del Messico
Fotogallery / I soccorsi
Esplode piattaforma petrolifera
VIDEO / La piattaforma in fiamme

 

Shopping24