Boom in rete per il servizio gratuito di posta elettronica certificata. Nelle prime ore sono stati oltre 100mila i contatti al portale www.postacertificata.gov.it e oltre 13 mila i cittadini che hanno completato la procedura di preregistrazione per l'attivazione della Pec. Da domani i preregistrati potranno recarsi al più vicino ufficio postale abilitato per convalidare la registrazione. Le Poste hanno assicurato che «per gestire il grande afflusso di registrazioni in contemporanea a breve saranno moltiplicate le risorse di sistema disponibili».

La novità interessa circa 50 milioni di italiani (tutti i maggiorenni, in possesso di codice fiscale) e servirà a semplificare i rapporti con la pubblica amministrazione. Il disco verde è stato acceso direttamente dal ministro "antifannulloni" Renato Brunetta, che, in compagnia, tra gli altri, dell'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi e del presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri di Genola, ha simulato la procedura per ottenere la Pec, che avrà una capacità di memoria di 500 mega.

Il ministro ha impiegato circa 3 minuti per procedere alla registrazione online (attraverso una procedura guidata) sul sito attivo già da qualche ora. Altri 2 minuti (in assenza di fila), li ha spesi consegnando allo sportello postale, per la successiva identificazione, copia del proprio codice fiscale e del documento di riconoscimento utilizzato nella procedura telematica. Verificati i dati, il ministro ha sottoscritto il modulo di adesione per l'attivazione del servizio. Da quel momento, la casella di Postacertificat@ è pronta all'uso. L'obiettivo, ha spiegato Brunetta, è arrivare a 10 milioni di Pec entro l'anno. Attualmente, ha ricordato, la casella certificata è già posseduta da circa la metà dei liberi professionisti (un milione sui 2 complessivi) e da oltre 110mila imprese.

L'amministratore delegato di Poste, Massimo Sarmi, che assieme a Telecom gestirà i server dell'intera procedura, ha ricordato come assieme alla Pec, i cittadini potranno chiedere gratuitamente, sempre a partire da oggi, una serie di altri servizi correlati, come il servizio di notifica, tramite mail tradizionale, la presenza di messaggi sulla propria casella Pec, il fascicolo elettronico personale per la memorizzazione dei documenti, gli indirizzari delle caselle di posta certificata delle Pubbliche amministrazioni. Nei prossimi mesi, ha aggiunto, saranno disponibili, stavolta, però, a pagamento, altri servizi accessori, come la firma digitale tramite smart card, la notifica, via sms, telefono o posta cartacea, della presenza di messaggi nella casella di posta, il calendario degli eventi della Pubblica amministrazione e il servizio di fascicolo elettronico personale del cittadino, con dimensioni personalizzate.

Tra i problemi da superare, ha evidenziato, il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri di Genola, c'è l'alto numero di famiglie (una su 2) che non ha un pc, come pure il 10% di italiani che, ancora, è in situazione di digital divide. Ma anche la Pubblica amministrazione dovrà accelerare nel dotarsi di Pec. A oggi (nonostante l'obbligo sia stato previsto ben 5 anni fa), ha sottolineato Brunetta, solo 9-10mila amministrazioni posseggono una posta mail certificata, con una situazione a macchia di leopardo. Il servizio è coperto da tutte le amministrazioni centrali, mentre nei comuni capoluogo siamo al 60%-70%, al 70%-80% nelle province, al 50-60% nelle Usl.

Un esempio di best practice è arrivato, invece, dal comune di Roma, che ha annunciato, da oggi pomeriggio, per i possessori di Pec, l'avvio della richiesta online di tutti e 22 i certificati anagrafici. Si punta, ha sottolineato il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, ad abbattere il milione e 300mila certificati cartacei anagrafici l'anno, emessi dagli oltre mille sportelli comunali. Il passo successivo sarà portare online l'iscrizione agli asili nido, ed entro 3-4 mesi, le notifiche all'avvocatura comunale e i servizi collegati al sociale.

 

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