No al divieto di fumo in auto, sì ai 150 all'ora, ma senza «metterci l'elmetto» per difendere la disposizione. Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, ha partecipato questa mattina alle 8,30 alla riunione della commissione Lavori pubblici, che sta chiudendo i lavori sul ddl sicurezza stradale. Sull'innalzamento del limite di velocità a 150 km/h sulle autostrade a 3 corsie fornite di tutor, il relatore Angelo Maria Cicolani (Pdl) ha spiegato che gli é stato dato incarico di «riformulare l'emendamento ponendo ulteriori e precisi paletti». Nonostante la contrarietà del Pd, Cicolani confida che la riformulazione possa convincere anche l'opposizione. Il ministro ha sottolineato che si stanno «cercando di sciogliere quei pochi nodi che sono rimasti per vedere se é possibile ottenere la redigente e approvare il provvedimento la prossima settimana in aula».
Matteoli ha spiegato che si stanno cercando alcuni problemi di ordine politico. In particolare, «ci sono almeno due aspetti che devono essere approfonditi in queste ore». E, aggiunge, «sono quelli del divieto del fumo per il conducente che se inteso come un problema di sicurezza allora dovremmo fare un elenco di tutte le cose che non si possono fare alla guida di un'automobile e francamente diventerebbe molto complesso». L'altro «é quello sui limiti di velocità. Io ho sempre manifestato il mio accordo» sulla possibilità di elevare la velocità a 150 km all'ora, sulle autostrade «dove ci sono le 3 corsie e i tutor, ma certamente non mi metto l'elmetto per difendere un provvedimento di questo tipo». Insomma, ribadisce, «stiamo lavorando per cercare di far si che anche questo nodo si sciolga».
Nel corso della giornata, poi, la commissione ha bocciato (5 senatori a favore e 15 contrari) l'emendamento del senatore Gianpiero De Toni, che introduceva il divieto di fumare all'interno dell'auto, con multa rinforzata in presenza in auto di un minore.
Si sta anche lavorando alla ricerca di coperture sul riparto dei proventi delle multe e sulle risorse necessarie per avere più controlli sulle strade. «Questi sono i due punti che bisogna risolvere con il ministero del Tesoro e lo faremo in queste ore», ha detto il ministro.
Il relatore ha reso noto che lo sbarco in aula del provvedimento potrebbe slittare al 5 o al 6 aprile per il protrarsi dell'esame del provvedimento di riforma della professione forense. Si punta sempre a ottenere la sede redigente per chiudere rapidamente l'esame del provvedimento che dovrà tornare alla Camera per l'approvazione definitiva. Il Pd, tramite Marco Filippi, ha fatto sapere che concederà la redigente se ci saranno risposte positive sulle risorse da destinare alla sicurezza stradale. In particolare, si chiedono più controlli sulle strade e la destinazione del proventi delle multe alla messa in sicurezza delle strade.



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