Eccezionale Pellegrini: record del mondo nei 200 stile libero. Phelps domina tra gli uomini

di Dario Ricci

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27 marzo 2007

«Adesso le altre saranno tutte arrabbiate». Ha la faccia di chi sa di averla fatta grossa, stavolta, Federica Pellegrini. Perché nella giornata dei record e dei fenomeni nella piscina della Rod Laver Arena di Melbourne, è proprio lei ha conquistarsi un posto d'onore. Nella semifinale dei 200 stile libero (dove a Montreal 2005 e alle Olimpiadi del 2004 ad Atene ha conquistato l'argento), Federica sbriciola il record del mondo di 1'57"04 stabilito nel 2002 a Berlino da uno dei grandi miti del nuoto in rosa, la tedesca Franziska Van Almsick. Un lampo di classe purissima, che alla 19enne veneta non sembra neppure costare troppo sotto il profilo fisico, col cronometro che si ferma sull'1'56"47, 17 centesimi in meno del primato precedente.
È la seconda volta che una nuotatrice italiana stabilisce un primato del mondo: la prima fu nel 1973 con Novella Calligaris negli 800 metri stile libero (mentre tra gli uomini l'impresa è riuscita solo a Giorgio Lamberti nel 1989 sui 200 sl a Bonn). «Non avrei mai pensato di fare una cosa del genere», ha detto appena uscita dall'acqua Federica Pellegrini. «Inaspettatissimo, sono partita per fare un buon tempo e basta. Finalmente il record è arrivato. Non ci credo, è stato bellissimo. Ero partita per fare un buon tempo, mai avrei pensato al primato. Sono contenta al 100%, pensavo di poter fare 1'57", il record era impensabile. Pensavo di potere vincere l'oro, ma il record del mondo era davvero lontano dei pensieri. Domani saranno tutte arrabbiate. Ma in finale non cercherò un nuovo record, mi basta arrivare davanti a tutte». È un fiume in piena Federica, appena uscita dall'acqua. Si distende in un sorriso raro su un volto spesso tirato, perché la Fede è una perfezionista che non ha mai digerito del tutto quei due argenti storici che in cuor suo sono due ori mancati, e la rivalità a distanza con l'altra sirena emergente del nostro nuoto, Alessia Filippi
Per Fede arrivano subito i complimenti proprio della grande Calligaris: «Bellissima, meravigliosa, emozionante: grazie a questa mia figlia piccola per un fantastico regalo, veneta come me... Che campionessa strepitosa!», ha dichiarato la leggendaria Novella a bordovasca in Australia .
Certo ora il record le mette addosso una bella pressione in vista della finale, ma come pensate che dormiranno le ragazze che se la ritroveranno in vasca fresca di primato mondiale (a proposito: occhio alla polacca Jedrecziak)? Difficile immaginare sonni tranquilli…

Giornata di record e di imprese, dunque. Per noi la gemma l'ha siglata la Pellegrini, ma a far paura è lo "squalo" Michael Phelps, che insegue il record di otto medaglie d'oro in una sola edizione dei Mondiali (mentre a Pechino2008 è già pronta la sfida ai 7 ori conquistati da Mark Spitz a Monaco'72: ad Atene Michael si è fermato a 6 ori e 2 argenti…). Lo statunitense ha dominato i 200 stile libero e con 1'43"86 ha stabilito il nuovo record del mondo, cancellando dal libro dei primati il grande Thorpe che a Fukuoka 2001 si era fermato in 1'44"06. Argento all'olandese Pieter Van den Hoogenband e quinto in 1'47"18 Massimiliano Rosolino che per oltre 150 metri aveva difeso la terza piazza, conquistata poi dal coreano Park, il 17enne che ha fatto piangere l'idolo di casa Hackett sui 400 stile libero. Ottavo l'altro azzurro Nicola Cassio in 1'49"13. Per Phelps quello di oggi è il 13/o primato mondiale stabilito.

Se Phelps è il re, i Mondiali di Melbourne hanno trovato anche tante altre regine da onorare. Natalie Coughlin (oro di Atene 2004 e Fukuoka 2001) ha vinto i 100 dorso in 59"44, migliorandosi di 14 centesimi e precedendo Sua Maestà Laure Manaudou, che con 59"87 è diventata la prima europea di sempre a scendere sotto il minuto. Bella impresa dell'americana, già bronzo nei 100 farfalla. Terzo posto sul podio per la giapponese Raiko Nakamura.
Nei 1500 sl oro alla statunitense Kate Ziegler in 15'53"05, secondo tempo di sempre, davanti alla svizzera Flavia Rigamonti che in 15'55"38 ha stabilito il nuovo record europeo. Alla gara a sorpresa ha preso parte anche la stessa Manaudou, finita lontanissima dalle prime. A continuare la giornata eccezionale dei record statunitensi ci ha poi pensato Aaron Peirsol che ha vinto i dorso in 52"98, nuovo primato mondiale. Argento al connazionale Ryan Lochte e bronzo al britannico Liam Tancock. Per Peirsol è il quarto titolo mondiale consecutivo nella specialità, oltre all'oro di atene 2004: che altro aggiungere?
Per l'Australia onore e gloria nei nei 100 metri rana donne medaglia, d'oro per l'idolo di casa Leisel Jones. La nuotatrice "aussie" - campionessa in carica e titolare del record del mondo - si è imposta col tempo di 1'05''72 (secondo tempo di sempre) davanti alla statunitense Tara Kirk, argento in 1'06''34, e alla ucraina Anna Khlistunova, bronzo in 1'07''27.
Restando in casa degli azzurri, Alessandro Terrin si è qualificato per la finale dei 50 rana ai Mondiali che sono in corso a Melbourne, in Australia. L'azzurro ha chiuso in 27''55. Davanti a tutti c'è lo statunitense Hansen che ha nuotato in 27''51. Ottima prova anche per Federico Colbertaldo nelle eliminatorie degli 800 stile libero maschili. L'azzurro si è qualificato per la finale vincendo la quarta batteria in 7'50"77, primato personale e secondo tempo in assoluto dopo il 7'50''72 ottenuto dall'australiano Craig Stevens.
È finito invece il sogno iridato per le ragazze della pallanuoto femminile. Le azzurre sono state battute dalle padrone di casa australiane (che hanno così vendicato la rocambolesca eliminazione degli uomini ieri contro il Settebello) per 12-8 nei quarti di finale.

Il tabellino
Australia-Italia 12-8
Australia: E. Knox, Beadsworth 1, Cuffe 1, R. Rippon 1, Fraser 2, Hadley 1, Gofers 2, Gynther 2 (1 rig.), B. Knox 1, Santoromito, M. Rippon 1, Hetzel, Mccormack. All. Mc Fadden
Italia: Gigli, Miceli 1, Casanova, Bosurgi 2, Valkai, Biancardi, Di Mario 4 (2 rig.), Ragusa, Emmolo 1, Schiavon, Musumeci, Frassinetti, Brancati. All. Maugeri
Arbitri: Matache (Rou) e Haushe (Ger). Delegato Fina: Frady (Usa).
Note: parziali 3-1, 3-2, 4-1, 2-4. Nel quarto tempo Gigli ha parato un tiro di rigore a Gynther. Uscite per limite di falli nel quarto tempo Valkai (I) a 0'13", Ragusa (I) a 1'07" e Miceli (I) a 6'55". Superiorita' numeriche: Australia 3/9 + 2 rigori e Italia 3/12 + 2 rigori. Spettatori: 500 circa.

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