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La cronaca della vittoria di Obama

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10.58 - Nelson Mandela ha inviato una lettera di congratulazioni a Barak Obama per la vittoria delle elezioni americane. Nel testo il primo presidente nero del Sudafrica scrive che la
vittoria di Obama dimostra con evidenza che bisogna sempre"credere nel sogno di cambiare il mondo e farne un posto miglire". Dopo 27 anni di carcere nelle prigioni sudafricane, Nelson Mandela è stato il primo presidente del sudafrica post-apartheid e a 90 anni oggi è ancora una figura di primo piano (e un
simbolo) in Africa e nel resto del mondo.

9.53 - Il presidente uscente George W. Bush ha telefonato a Barack Obama congratulandosi per la sua "notte fantastica"e invitando lui e la sua famiglia a "fare presto una visita" alla Casa Bianca. "Presidente eletto, mi congratulo con lei", ha detto Bush citato dalla portavoce Dana Perino. "Che fantastica notte per lei, la sua famiglia e i suoi sostenitori. Io e Laura abbiamo chiamato per congratularci con lei e sua moglie", ha poi aggiunto Bush. Il presidente uscente ha telefonato anche a John McCain esprimendogli parole di sostegno: "John, hai fatto del tuo meglio. Sono fiero di te e mi dispiace che tu non ce l'abbia fatta", ha dichiarato Bush definendo "favoloso e con molta classe" il discorso dell'ammissione di sconfitta del senatore dell'Arizona.

9.46 - L'affluenza alle urne nelle elezioni presidenziali americane che hanno visto la vittoria di Obama potrebbe rivelarsi la più alta degli ultimi cent'anni. Se il dato tendenziale - con l'88% delle schede scrutinate - dovesse essere confermato gli elettori supererebbero il 64,1% degli aventi diritto al voto. Il totale potrebbe infatti superare i 131 milioni di persone (battendo i 122 milioni del 2004, che costituiva il primato precedente). Si tratta del dato più alto almeno degli ultimi 44 anni, forse addirittura dal 1908 quando votò il 65,7% degli elettori. Gli esperti non si trovano d'accordo sulle stime perché non tutti applicano le stesse definizioni di "aventi diritto": fino ad oggi il dato più alto relativo al dopoguerra è il 63,8% del 1960, che vide John F. Kennedy opposto a Richard Nixon. Il dato più interessante secondo gli statistici riguarda tuttavia la composizione dell'elettorato: se nel 2000 i bianchi formavano l'81% dei votanti oggi sono il 74%; inoltre, dalle prime analisi risulta cresciuta la partecipazione degli elettori Democratici mentre è calata quella dei Repubblicani.

9.16 - Il candidato repubblicano alla Casa Bianca John McCain, battuto dal presidente eletto Barack Obama, ha vinto le presidenziali in Montana (3 voti).

7. 17 - All' appello mancano ancora cinque stati - North Carolina, Indiana, Missouri, Montana e Alaska - ma i numeri che decretano la vittoria del senatore dell'Illinois Barack Obama, eletto 44esimo presidente degli Stati Uniti, raccontano un successo netto e un sostegno pieno da parte del Paese. Per Obama, stando ai conti dell'emittente televisiva Cnn, hanno votato oltre 53 milioni di persone, contro gli oltre 49 milioni di McCain.
Per la precisione, per il nuovo presidente sono stati conteggiati 53.516.786 voti, contro i 49.300.666 di McCain. Obama ha finora 338 Grandi Elettori (ne servivano 270 per vincere) più del doppio rispetto ai 156 dello sconfitto senatore dell'Arizona John McCain. Tradotto in percentuale, equivale al 52% delle preferenze per il nuovo presidente contro il 47% del repubblicano.

6.21 I democratici aumentano il controllo sul Congresso: sale a quota 56 seggi la maggioranza democratica nel Senato mentre alla Camera l'asinello vede confermato l'ampio vantaggio conquistato a novembre del 2006. In particolare alla Camera alta i democratici si fermano a un passo da raggiungere quota 60 che blinda il Senato e impedisce all'opposizione qualsiasi forma di ostruzionismo. I democratici hanno conquistato 17 dei 35 seggi in palio oggi, contro i 12 repubblicani. Tra questi il partito di Barack Obama ha strappato ai repubblicani sei seggi: New Hampshire, Virginia, West Virginia, New Mexico, North Carolina e Colorado. Nel voto di oggi erano in gioco 35 seggi del Senato di cui 23 repubblicani e 12 democratici. Alla Camera, mentre lo spoglio ancotra continua, il Partito democratico ha allargato di quattro seggi la precedente maggioranza di 235 parlamentari.

5.53 Il neo eletto presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha molto apprezzato le congratulazioni ricevute telefonicamente da John McCain e ha reso omaggio al suo contributo non solo durante la campagna elettorale ma durante tutta la sua vita. Lo hanno riferito funzionari dello staff di Obama, dopo l'intervento del senatore dell'Arizona che definto «storica questa elezione» e ha assicurato al nuovo presidente tutto il suo appoggio.

5.30 Il presidente uscente George W. Bush e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno telefonato a Barack Obama per congratularsi della vittoria.

5.25 Sale a quota 55 seggi la maggioranza democratica nel Senato degli Stati Uniti. Sette seggi sono ancora da assegnare mentre i democratici sperano ancora di arrivare a quota 60 senatori, con cui raggiungerebbero la maggioranza qualificata che consente di bloccare l'ostruzionismo dell'opposizione in aula.

  CONTINUA ...»

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