Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2010 alle ore 07:50.
L'ultima modifica è del 20 novembre 2010 alle ore 09:09.
Sono un po' sconcertato dal fatto che tante persone mettano su uno stesso piano il quantitative easing della Fed con la manipolazione valutaria di Pechino. Se la politica americana risulta sgradita ai suoi partner commerciali, non ne sono loro l'obiettivo. La politica cinese è invece puramente predatoria.
In ogni caso non importa: tutti detestano l'"alleggerimento quantitativo". Gli "inflazionisti" in Occidente sono convinti che determinerà la fine della civiltà; il resto del mondo è furibondo. Stiamo assistendo, in realtà, all'inettitudine a riflettere con chiarezza sull'economia. La natura non convenzionale dell'attuale situazione mette in luce come molte persone non facciano affidamento su un modello di funzionamento dell'economia, ma su quelli che Paul Samuelson amava definire shibboleth: luoghi comuni, frasi fatte, utilizzati come surrogati di ragionamenti.
Il problema che affligge l'economia globale è semplice: troppi soldi da parte e non abbastanza investimenti. L'eccesso di prestiti contratti in Occidente ha lasciato vaste aree del pianeta vincolate dal credito, costrette ora a procedere a un deleveraging tramite tagli alla spesa. E neppure interessi a zero risultano sufficientemente allarmanti da convincere le nazioni libere da qualsiasi vincolo ad aumentare la loro spesa di quel tanto necessario a bilanciare questi tagli.
Che cosa si può fare? e Cercare di ottenere tassi reali negativi, creando le premesse di una futura inflazione; r oppure possono subentrare i governi e spendere, dal momento che il settore privato non lo fa; t le banche centrali possono acquisire il debito a lungo termine. Persone Molto Autorevoli sollevano obiezioni a tutte queste eventualità. Gli obiettivi inflazionistici sono orribili perché abbiamo bisogno di stabilità dei prezzi; la politica fiscale è inaccettabile, perché dobbiamo avere budget in pareggio; il quantitative easing è esecrabile perché non è questo che si presume debbano fare le banche centrali.
Ogni obiezione si basa su un luogo comune. La stabilità dei prezzi è trattata alla stregua di una virtù assoluta, senza che alcun modello spieghi i motivi; e così il pareggio di bilancio. Oltretutto, coloro che si scandalizzano all'idea di una politica monetaria espansionistica inventano principi e teorie per a legittimare la loro posizione. Alle Persone Molto Autorevoli vorrei rivolgere una domanda: se la spesa in disavanzo è inaccettabile, qual è la vostra proposta per colmare questo gap? Affinché voi possiate sentirvi a vostro agio nel solco dell'ortodossia è necessario che decine di milioni di lavoratori continuino a restare senza lavoro?