House Ad
House Ad
 

Commenti e Inchieste

Sergio Marchionne è l'uomo dell'anno

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 31 dicembre 2010 alle ore 07:26.

Fino a qualche mese fa Sergio Marchionne era esaltato con quei facili entusiasmi di cui gli italiani sono maestri. Innovatore, salvatore della Fiat, emigrante di ritorno, schivo uomo del pullover ignaro dello chic dei doppiopetto gessati. Di lì a poco ecco il rovescio dell'adulazione di casa nostra, l'insulto, lo schizzo di fiele, la denigrazione. In poco tempo il Ceo della Fiat è passato da patriota dell'automobile, austero abruzzese figlio di un carabiniere, a filibustiere, padrone assetato di profitto, «illiberale» secondo i moderati della Cgil, «fascista» secondo gli intemperanti della Fiom.

Naturalmente l'incenso di prima (perfino l'ex presidente della Camera Bertinotti ne aveva usato un po') e le uova marce di oggi (perfino la destra ne fa uso, per non essere tagliata fuori dal populismo) non nascondono la realtà: Marchionne ha deciso di smentire le previsioni nette dell'Economist e del Financial Times che annunciavano la morte certa della Fiat e salvare la produzione di auto in Italia. Il patto con la Chrysler, benedetto dal presidente Obama, costringe Fiat alla realtà: o si produce come produce il mondo, o l'Italia non avrà più manifattura di auto. La Fiom parla di «diritti» come se tutti nel mondo non avessero diritto a un lavoro e una vita dignitosa: ma, dimentica dei suoi maestri come Bruno Trentin, non si rende conto che i diritti vanno creati nella realtà, non postulati in astratto.

E il diritto al lavoro non è che un flatus vocis se l'economia non lascia fabbriche in un paese. Marchionne ha ricordato a tutti, dal sindacato ai media alla politica, che nel mondo globale si gioca secondo regole globali. La Confindustria, Finmeccanica, la Cisl, la Uil e altre sigle e sindacati sono ora impegnati in una meritoria opera di mediazione perché, dopo Mirafiori e Pomigliano, l'innovazione di una concertazione diventata qualche volta solo burocrazia arricchisca il paese senza strappi e senza polemiche. L'anno scorso Il Sole indicò in Giulio Tremonti l'uomo dell'anno per l'economia italiana, per il lavoro fatto sui conti pubblici.

Non mancarono le polemiche, poi, dal povero Padoa-Schioppa, a De Benedetti, all'Economist anche critici severi del governo convennero che era proprio Tremonti il protagonista. Vedremo le discussioni e il bilancio della scelta che la direzione e i capi redattori del nostro giornale hanno fatto ora. Ma l'energia, la visione e le scelte, anche drammatiche, di Marchionne hanno messo tutti davanti alla realtà, nel suo bene e nel suo male. È possibile che, a tratti, il capo della Fiat abbia agito con eccessiva ruvidezza, incurante della solitudine o della difficoltà che altre imprese potranno avere nella nuova modalità contrattuale, o con una Fiom più rigida.

L’articolo continua sotto

Marchionne è l'uomo dell'anno. Riapriamo il nostro futuro in 365 giorni. Sondaggio

Il futuro busserà con forza alla porta dell'Italia in questo 2011. Sarà duro, di crisi, perché chi

Sergio Marchionne / Una carriera multinazionale

Per l'energia, la visione e le scelte, anche drammatiche, con cui ha messo tutti davanti alla

Joseph Ratzinger / Un'anima per il mercato

Per i suoi continui richiami alla comunità economica e finanziaria contro l'eogismo e lo

Tags Correlati: Alberto Bombassei | Bruno Trentin | CGIL | Chrysler | Cisl | Confindustria | De Benedetti | Federmeccanica | Fiat | Finmeccanica | Giulio Tremonti | Imprese | Italia | Sergio Marchionne | Uil |

 

E dal presidente Marcegaglia, a Ceccardi di Federmeccanica a Alberto Bombassei non sono mancate le mediazioni e i richiami alla moderazione. Tutti però consapevoli che il mondo va nella direzione che l'uomo dal pullover indica e che i sogni, le utopie e il passato non portano lavoro ma deindustrializzazione. Per questo scegliamo Sergio Marchionne come uomo 2010 dell'economia italiana.

SONDAGGIO / Vota l'uomo o la donna dell'anno

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da