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Questo articolo è stato pubblicato il 26 marzo 2011 alle ore 12:15.
Nuova puntata dello scontro fra la Ntv di Montezemolo-Della Valle e le Fs di Moretti. Dietro regole e documenti tecnici piuttosto criptici - come il Pir (Prospetto informativo della rete) - si nasconde la contesa senza esclusione di colpi per la grande torta dell'alta velocità.
Due considerazioni sulla regolazione di questo scontro. La prima è che per fortuna esiste già un arbitro, un "signore" sconosciuto ai più che si nasconde dietro il nome di Ufficio di regolazione ferroviaria e dipende dal ministro delle Infrastrutture: dirà lui l'ultima parola sullo scontro in atto, a proposito di certificati di sicurezza. La seconda è sull'obiettiva debolezza di questo arbitro, da lui stesso riconosciuta in un recente convegno, in termini d'indipendenza, organizzazione, risorse. Lo scontro asimmetrico in atto - dove da una parte c'è un'impresa ferroviaria privata (Ntv) e dall'altra l'incumbent del servizio ferroviario (Trenitalia) più il gestore della rete (Rfi) - merita un giudice terzo, indipendente e forte. Pur dando atto al "signore" Fabio Croccolo di aver bene arbitrato la partita finora, ci vuole un'Autorità per l'intero settore dei trasporti che favorisca liberalizzazioni a tutto campo, nelle ferrovie e negli altri comparti della mobilità.
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